DATI DI SPESA DICEMBRE 2007 E CONSUNTIVO ANNO 2007



Fonte: Federfarma. Marzo 2008
https://www.federfarma.it/FarmaciFarmacie/SpesaFarmaceuticaSSN.aspx


Complessivamente la spesa farmaceutica netta SSN nel 2007 è diminuita del -6,8%, attestandosi a 11.493 milioni di euro, pari a 195,62 euro per ciascun cittadino italiano.
È aumentato, invece, il numero delle ricette, che ha fatto registrare un +4,3% rispetto all'anno precedente. Il numero delle ricette si è attestato a oltre 524 milioni, pari a 8,93 ricette per ciascun cittadino. Nel 2007 sono state erogate a carico del SSN oltre 970 milioni di confezioni di medicinali (+3,2% rispetto al 2006), pari a 16,5 confezioni per ciascun cittadino italiano.
La spesa farmaceutica 2007, quindi, è rientrata ampiamente nel tetto di spesa, pari al 13% della spesa sanitaria, fissato a 12.229 milioni di euro.
Il risultato positivo in termini di contenimento della spesa nel 2007 è dovuto alla riduzione del valore medio di ciascuna ricetta (-10,6%): vengono, cioè, prescritti più farmaci, ma di prezzo mediamente più basso. Tale risultato è il frutto degli interventi sui prezzi dei medicinali varati dall'Agenzia del Farmaco (taglio selettivo dei prezzi dei farmaci a maggior impatto sulla spesa, in vigore dal 15 luglio 2006, e ulteriore taglio generalizzato del 5% dei prezzi di tutti i medicinali, in vigore dal 1° ottobre 2006) e del crescente impatto del prezzo di riferimento per i medicinali equivalenti (vedi oltre).


Sull'andamento della spesa hanno inciso anche gli interventi di contenimento varati dalle Regioni. A tale proposito si segnalano, in particolare, l'estensione del rimborso di riferimento alla categoria degli inibitori di pompa protonica, applicata in diverse Regioni (quali Puglia, Abruzzo, Sardegna, Liguria, Calabria, Campania, Lazio), gli interventi sui ticket (reintroduzione del ticket dal 1° gennaio 2007 in Abruzzo e Campania e rimodulazione del ticket in Sicilia dal 4 aprile 2007), la limitazione della prescrizione a una confezione per ricetta (applicata, ad esempio, in Calabria) la distribuzione diretta da parte delle strutture pubbliche ovvero tramite le farmacie, a seguito di specifici accordi, di medicinali acquistati dalle ASL (i cui costi di acquisto gravano sulla voce "beni e servizi" della spesa sanitaria). Accordi per la distribuzione in farmacia di medicinali acquistati dalle ASL sono in atto in Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Bolzano, Trento, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.

ALCUNI DATI QUALITATIVI SUI CONSUMI NEL 2007

La categoria a maggior spesa nel 2007 (vedi tabella) continua a essere quella dei farmaci per il sistema cardiovascolare (37,6% della spesa totale), che fa segnare un aumento di spesa del +1,3% e un aumento dei consumi misurati in DDD (dosi definite die, equivalenti al consumo medio giornaliero) del +5,8%. Particolarmente elevato all'interno di questa categoria l'incremento dei consumi degli anti-ipertensivi a base di sartani (+13,9%) e delle statine (+6,9%).

Incidenza della spesa per singola categoria terapeutica (anno 2007)

La seconda categoria a maggior spesa, con una quota pari al 14% del totale, è quella dei farmaci per l'apparato gastrointestinale, che fa segnare, però, un calo di spesa del -7% (grazie soprattutto alla diffusione degli equivalenti e alle delibere regionali che hanno esteso il sistema del prezzo di riferimento anche agli inibitori di pompa protonica), mentre i consumi fanno segnare un incremento del +4,3%. Particolarmente forte l'incremento dei consumi di lansoprazolo (+106,7%), adottato da molte Regioni come farmaco equivalente di riferimento di prezzo più basso.
Terza categoria in ordine di spesa, gli antimicrobici, cioè gli antibiotici (10,3% del totale), che nel 2007 hanno fatto registrare un calo di spesa del -4,2%, mentre i consumi sono aumentati del +4,3%. Importante anche in questo caso il ruolo gli equivalenti nel contenimento della spesa.
Seguono i farmaci per il sistema nervoso (9,7% della spesa, in calo del -1,4%), categoria che ha fatto segnare un aumento del +4,6% dei consumi, soprattutto a seguito dell'incremento del ricorso a farmaci antidepressivi (+7,9%) e per la terapia del dolore (+17,5%). Quest'ultimo dato - interessante perché dimostra la crescente diffusione del ricorso a tali medicinali anche grazie allo snellimento delle modalità di prescrizione e dispensazione - è legato soprattutto all'aumento dei consumi di farmaci a base di paracetamolo-codeina (+102,6%) e di tramadolo (+19,6%).
Quinta categoria in ordine di spesa, quella dei farmaci per il sistema respiratorio (7,8% del totale della spesa), che fa segnare un aumento di spesa del +6,2% e un aumento dei consumi del +0,9%. Ciò sembra dovuto, in particolare, all'incremento della prescrizione di alcuni farmaci per aerosol ad alto costo, le cui ditte produttrici hanno usufruito della possibilità di optare per un contributo diretto alle Regioni in sostituzione della riduzione del 5% dei prezzi (che sono quindi risaliti al livello di settembre 2006).

GLI EQUIVALENTI: UN SETTORE IN CONTINUA CRESCITA
Rilevante e in continua crescita l'incidenza degli equivalenti, cioè dei medicinali a brevetto scaduto sottoposti al sistema del prezzo di riferimento: nel mese di dicembre 2007 le confezioni di questi medicinali sono state pari a oltre il 40% del totale (di queste, oltre il 22% sono generici unbranded, cioè identificati con il nome del principio attivo, pari a quasi l'11% del totale delle confezioni); la spesa per farmaci equivalenti è stata pari a oltre il 24% del totale. Nel dicembre 2006 l'incidenza delle confezioni di equivalenti era pari al 31,85% e quella della spesa al 17,22%.
Nel 2008, a seguito della scadenza di una serie di brevetti di molecole di largo utilizzo, l'incidenza degli equivalenti è destinata ad aumentare sensibilmente, tanto che l'AIFA stima un risparmio di spesa di circa 411 milioni di euro derivanti dalle conseguenti riduzioni di prezzo.
Alla diffusione degli equivalenti danno un rilevante contributo le farmacie, proponendo ai cittadini la sostituzione con medicinali con lo stesso principio attivo e lo stesso dosaggio, ma di prezzo più basso.

IL CONTRIBUTO DELLE FARMACIE AL CONTENIMENTO DELLA SPESA
Le farmacie continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa, oltre che con la diffusione degli equivalenti e con la fornitura dei dati dei medicinali erogati in regime di SSN, anche con lo sconto al SSN. Nel 2007 le farmacie hanno garantito un risparmio di oltre 580 milioni di euro, ai quali si aggiungono circa 62 milioni di euro derivanti dal pay-back attivato a carico delle farmacie dal 1° marzo 2007.
È bene ricordare che lo sconto a carico delle farmacie aumenta all'aumentare del prezzo del farmaco, facendo sì che i margini reali della farmacia siano regressivi rispetto al prezzo.

Margini effettivi delle farmacie

Prezzo dei farmaci in euro
Margine teorico
Sconto al SSN
Margine effettivo
da 0 a 25,82
26,70%
3,75%
21,00%
da 25,83 a 51,65
26,70%
6%
21,00%
da 51,66 a 103,28
26,70%
9%
21,00%
da 103,29 a 154,94
26,70%
12,5%
21,00%
oltre 154,94
26,70%
19%
21,00%

Le farmacie rurali sussidiate e le piccole farmacie a basso fatturato SSN godono di una riduzione dello sconto dovuto al SSN.
A subire le conseguenze di una diminuzione della spesa accompagnata da un aumento del numero delle ricette sono le farmacie che, a fronte di un incremento di attività, devono registrare un calo di fatturato: lo stato di sofferenza del settore è particolarmente grave nelle Regioni nelle quali le farmacie subiscono pesanti ritardi nei pagamenti da parte delle ASL (soprattutto Campania e Sicilia).

QUOTE DI PARTECIPAZIONE A CARICO DEI CITTADINI

A seguito degli interventi sui ticket, l'incidenza sulla spesa lorda delle quote di partecipazione a carico dei cittadini è passata dal 3,1% del 2006 al 4,2% del 2007. Nelle Regioni che non applicano ticket (dove i cittadini pagano solo l'eventuale differenza tra prezzo di riferimento e prezzo della specialità medicinale più costosa) le quote di partecipazione hanno un'incidenza sulla spesa lorda tra l'1% e l'1,8% e nelle Regioni con ticket più incisivo tra il 6,8% e il 7,6%.
Per una panoramica sui ticket applicati dalle singole Regioni vedi il sito www.federfarma.it alla voce "ticket regionali".

L'ANDAMENTO DELLA SPESA A LIVELLO REGIONALE
Il grafico che segue pone in correlazione, Regione per Regione, l'andamento della spesa netta e del numero delle ricette nel 2007 rispetto al 2006.

Il calo di spesa è generalizzato in tutte le Regioni. Generalizzato anche l'aumento del numero delle ricette, più contenuto in Campania (+0,3%) e in Abruzzo (+1,5%), dove da gennaio 2007 è in vigore un ticket per confezione che ha evidentemente prodotto un effetto calmieratore.
Il notevole aumento del numero delle ricette in Calabria è dovuto all'introduzione di una norma regionale che, insieme ad altre misure di contenimento, prevede l'obbligo per i medici di prescrivere una sola confezione per ricetta.