DISUGUAGLIANZE NELL'ACCESSO ALLA CURA DELLE PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI



GLOBAL INEQUALITIES IN ACCESS TO CARDIOVASCULAR HEALTH CARE: OUR GREATEST CHALLENGE
Joshi R, Jan S, Wu Y, MacMahon S
J Am Coll Cardiol 2008; 52:1817-25


Sebbene le malattie cardiovascolari siano riconosciute come il principale problema sanitario nei Paesi a basso e medio reddito, è meno noto che esse rappresentano anche la maggior causa di disuguaglianza nell'accesso alle cure.

RIASSUNTO

Le malattie cardiovascolari sono risultate le prime cause di morte globale nel 2005, responsabili di 17,5 milioni di decessi, più dell'80% di quelli verificatisi nei Paesi a basso e medio reddito (LMIC). In queste regioni, le CVD si manifestano in soggetti più giovani rispetto ai paesi ad alto reddito, pertanto contribuiscono in maniera diversa all'aspettativa di vita in salute, così come alla perdita di produttività economica.
Ad oggi sono accessibili a tutti differenti interventi efficaci per la prevenzione e la gestione delle CVD, ma nei paesi più poveri esistono ancora ampie lacune nel trattamento a causa di scarse pratiche di prescrizione, di limitata disponibilità alle medicine e di una mancanza di personale sanitario adeguatamente preparato.
Nonostante l'aumento della consapevolezza di un'epidemia di CVD in crescita nei LMIC, questa priorità sanitaria pubblica ha ricevuto poca attenzione da parte dei responsabili dei programmi sanitari internazionali. Sebbene la rilevanza delle CVD sia già enorme nei paesi in via di sviluppo, esiste una finestra di opportunità per prevenire questa diffusione, che sta raggiungendo la sua massima entità. Ciò richiede un rapido impiego delle strategie già collaudate e risultate efficaci nei paesi ad alto reddito. Tali strategie hanno bisogno di essere adattate ai LMIC per poter essere economiche, efficaci e disponibili anche ai gruppi più svantaggiati e per la classe media in crescita. Idealmente, il controllo delle CVD in questi paesi dovrebbe comportare un duplice approccioa nel quale le strategie basate sull'evidenza clinica per la prevenzione di CVD e il loro trattamento sono complemento di strategie basate sull'evidenza a livello di popolazione.
La crescita dei servizi di cura primaria è una necessità fondamentale per il controllo della diffusione epidemica di CVD che coinvolge il mondo in via di sviluppo.

Mortalità complessiva per CVD

DALY (Disability Adjusted Life Years: somma degli anni potenziali di vita persi per mortalità prematura e di quelli di lavoro persi per disabilità) per cardiopatia e ictus
DALY per cardiopatia per 1000 persone
DALY per ictus per 1000 persone
Mortalità per cardiopatia e ictus, N di morti (2002)
Paesi ad alto reddito
Australia
5
3
37.204
Regno Unito
7
4
179.852
Stati Uniti
8
4
678.218
Paesi a basso-medio reddito
Cina
4
12
2.355.810
India
20
10
2.302.601
Russia
27
19
1.192.305
Sud Africa
9
11
57.319

Paesi con carenza di personale sanitario

Costo-efficacia della terapia combinata rispetto a nessuna terapia per la prevenzione delle CVD nei Paesi in via di sviluppo
.
Prevenzione secondaria
Prevenzione primaria
. .
Rischio assoluto
PIL pro capite × 3
. .
>25
>15
>5
.
Asia orientale e Pacifico
336
890
923
1214
3180
Europa dell'est e Asia centrale
362
858
905
1207
6030
America latina e caraibica
388
881
930
1219
11010
Africa mediorientale e settentrionale
341
872
930
1221
6270
Asia meridionale
306
746
790
1039
1320
Africa sub-sahariana
312
771
846
1145
1410
I valori sono espressi in dollari americani.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda interventi <3 volte il PIL pro capite.
Farmaci in prevenzione secondaria: aspirina, ACE-inibitori, beta-bloccanti e statine.
Farmaci in prevenzione primaria: aspirina, ACE-inibitori, bloccanti dei canali del calcio e statine.