Fonte:
Adnkronos salute. 15 gennaio 2009
Omeopatia, fitoterapia, agopuntura. Sono solo alcune delle medicine alternative
scelte nel 2008 da oltre il 23% degli italiani, secondo dati
Censis. Una fetta importante di cittadini che, convinti dell'efficacia
delle cure non convenzionali (MNC), le utilizzano nonostante debbano pagarle
di tasca propria. "Proprio perché sia le terapie che le visite
non sono rimborsate dal Servizio sanitario nazionale e dunque non gravano
sui bilanci pubblici, si stima che ciò possa far risparmiare al
Ssn, in termini di ricoveri e altre prestazioni evitate, ben 40 milioni
di euro, come risulta da dati di Omeoimprese". Ad affermarlo è
lo psichiatra e psicoterapeuta Paolo Roberti di Sarsina, esperto per le
Medicine Non Convenzionali del Consiglio Superiore di Sanità, co-direttore
del Corso di Alta Formazione in "Sociologia della salute e medicine
non convenzionali" dell'università di Bologna, fondatore e
coordinatore del Comitato per le MNC in Italia.
"Secondo l'Ispo - fa notare l'esperto all'ADNKRONOS SALUTE - ormai
il 65% della popolazione ha dimestichezza col termine medicine non convenzionali
e le conosce; per il Censis poco meno del 50% le considera utili, più
del 70% vorrebbe che fossero rimborsate dal Ssn. Per quanto riguarda gli
operatori, sono circa 12.000 i medici e i veterinari che fanno parte delle
25 associazioni e società scientifiche che compongono il Comitato
per le MNC in Italia, che rappresenta tutte le Medicine Non Convenzionali
riconosciute dalla Federazione dei medici (FNOMCeO) e dalla Federazione
dei veterinari (FNOVI). Ed è fondamentale sottolineare che molti
sono i 'camici bianchi' che hanno completato un iter formativo pluriennale
post-laurea a profilo definito per acquisire specifiche competenze in
una o più delle MNC riconosciute come di esclusiva competenza del
medico e dell'odontoiatra, e cioè: agopuntura, fitoterapia, medicina
antroposofica, medicina ayurvedica, medicina omeopatica, medicina tradizionale
cinese, omotossicologia-medicina fisiologica di regolazione, osteopatia
e chiropratica".
Eppure, ancora c'è ancora molto scetticismo nei confronti delle
cure alternative: ingiustificato, secondo l'esperto, dato che "i
medicinali omeopatici e antroposofici si trovano esclusivamente in farmacia
e sono presenti nella quasi totalità dei presìdi italiani:
la spesa per le cure con medicinali omeopatici nel 2007 in Italia è
stata di circa 300 milioni di euro. Nel nostro Paese operano nel settore
omeopatico circa 30 aziende che impiegano oltre 1.200 dipendenti e l'Italia
è il terzo mercato europeo dopo Francia e Germania. Il settore
continua a crescere, con una media del 6-7% annuo nell'ultimo decennio".
"L'Organizzazione Mondiale della Sanità - continua Roberti
di Sarsina, autore con Costantino Cipolla del nuovo volume "Le peculiarità
sociali delle medicine non convenzionali" (FrancoAngeli edizioni),
scritto per fare chiarezza sulle questioni normative, scientifiche e sociali
che investono le discipline e le pratiche mediche non convenzionali nel
loro rapporto con la società moderna occidentale - l'8 novembre
2008, in occasione del Congresso Mondiale sulla Medicina Tradizionale
tenutosi a Pechino, ha emanato la Dichiarazione di Pechino sulla Medicina
Tradizionale in cui si richiede, tra l'altro, la necessità di azione
e cooperazione da parte della comunità internazionale, dei governi,
nonché dei professionisti e degli operatori sanitari, per assicurare
un utilizzo corretto della medicina tradizionale come componente significativa
per la salute di tutti i popoli, in conformità con le leggi dei
singoli paesi. Le istituzioni italiane non hanno finora voluto né
sono state capaci di mettersi al passo con questa realtà sociale
ampiamente diffusa, disattendendo anche la Risoluzione sulle Medicine
Non Convenzionali emanata sia del Parlamento Europeo (1997) che del Consiglio
d'Europa (1999), né adottando il Piano strategico sulle medicine
tradizionali, complementari e alternative dell'OMS (2002)".
"Le MNC - prosegue l'esperto - sono state incluse nel Settimo programma
quadro per la ricerca e lo sviluppo dell'Unione Europea emanato dal Parlamento
Europeo. Se inoltre consideriamo che almeno quattro milioni di italiani
cercano informazioni sulla salute in Internet e che, nel giro di tre anni,
le persone che usano il web come principale fonte di notizie mediche sono
passate dal 2,8% al 13% del totale, è fondamentale garantire al
cittadino professionisti competenti e debitamente registrati in appositi
albi. Va quindi riconosciuta la 'doppia libertà' di scelta terapeutica
del singolo e di cura da parte dei medici, adempiendo compiutamente allo
spirito dell'art. 32 della Costituzione. E' quindi urgente e indifferibile
l'intervento legislativo del Parlamento, al fine dell'approvazione, dopo
venti anni di attesa, di una legge quadro nazionale sulle MNC".
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