TRATTAMENTO
IMMEDIATO DOPO TIA O ICTUS ED EFFETTI SU DISABILITÀ E COSTI OSPEDALIERI:
LO STUDIO EXPRESS
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EFFECT
OF URGENT TREATMENT FOR TRANSIENT ISCHAEMIC ATTACK AND MINOR STROKE ON DISABILITY
AND HOSPITAL COSTS (EXPRESS STUDY): A PROSPECTIVE POPULATION-BASED SEQUENTIAL
COMPARISON Luengo-Fernandez R, Gray AM, Rothwell PM Lancet Neurol, pubblicato on line il 5 febbraio 2009 |
Una nuova analisi del trial EXPRESS, che aveva precedentemente mostrato come un intervento aggressivo dopo un TIA o un ictus minore diminuisse drasticamente il rischio a 90 giorni di ictus ricorrente, conferma ora che questa strategia riduce della stessa entità gli ictus fatali, così come la disabilità, i giorni di degenza ed i costi. |
RIASSUNTO CONTESTO Sono disponibili evidenze sull'efficacia e i costi dei trattamenti finalizzati a ridurre il rischio di ictus nella prevenzione secondaria a lungo termine. Tuttavia, ci sono pochi dati su costi ed esiti di diagnosi e trattamento urgente subito dopo l'insorgenza di un TIA (attacco ischemico transiente) o un ictus minore. Lo studio Early use of eXisting PREventive Strategies for Stroke (EXPRESS) ha dimostrato che il riconoscimento dell'evento ed il trattamento immediato riducono dell'80% il rischio di ictus ricorrenti a 90 giorni. Scopo dello studio era di verificare le ricadute di questa strategia su ricovero ospedaliero, costi e disabilità. METODI EXPRESS era uno studio osservazionale prospettico su base di popolazione (fase 2: 1 ottobre 2004 - 31 marzo 2007), di confronto degli effetti di diagnosi e trattamento precoci del TIA o di un ictus minore sul rischio di eventi ricorrenti rispetto ad una precedente fase (fase 1: 1 aprile 2002-30 settembre 2004) in cui le procedure in atto interponevano tempi lunghi tra la prima manifestazione dei sintomi e la decisione di intervenire. Il presente lavoro ha determinato l'effetto dell'introduzione della nuova procedura d'urgenza nella fase 2 su ricovero nei 90 giorni successivi all'evento, giorni di permanenza in ospedale, costi ospedalieri e sulla nuova disabilità a 6 mesi (progressione a partire da nessuna disabilità prima dell'evento [punteggio alla scala Rankin modificata <=2] a disabilità a 6 mesi [punteggio >2]) o morte, confrontata con la situazione nella fase 1. Per determinare i predittori principali di questi esiti, è stata utilizzata l'analisi di regressione multivariata. RISULTATI Il rischio a 90 giorni di ictus fatali o disabilitanti era ridotto nella fase 2 (1 di 281 vs 16 di 310; p=0,0005). Anche il tasso di ricoveri ospedalieri per ictus ricorrente erano più bassi in fase 2 che in fase 1 (5 vs 25; p=0,001) con la conseguente riduzione del numero complessivo di giorni di degenza (672 giorni in fase 2 vs 1957 giorni in fase 1; p=0·017). I giorni di ricovero dovuti a cause vascolari erano anch'essi più bassi in fase 2 (427 giorni vs 1365 giorni; p=0,016), determinando un risparmio di £ 624 per paziente, riferito alla clinica della fase 2 (p=0,028). I risultati dell'analisi multivariata hanno mostrato che il riconoscimento dell'evento nella fase 2 era un predittore indipendente di ridotta disabilità, giorni di degenza e costi. INTERPRETAZIONE La valutazione e il trattamento urgenti di pazienti con TIA o ictus minore che si rivolgono ad uno specialista clinico sul territorio riducono i successivi giorni di degenza, i costi in acuto e la disabilità a 6 mesi. EXPRESS: Esiti nella fase 2 vs la fase 1
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