La spesa
farmaceutica netta a carico del SSN nel primo semestre 2009 ha fatto registrare
un andamento sostanzialmente stabile rispetto al primo semestre dell'anno
scorso (+0,3%), a fronte di un aumento del numero delle ricette del +2,8%.
Nel primo semestre 2009 le ricette sono state oltre 290 milioni, pari
a 4,87 ricette per ciascun cittadino. Le confezioni di medicinali erogate
a carico del SSN sono state oltre 531 milioni, con un aumento del +2,8%
rispetto allo stesso periodo del 2008. Ogni cittadino italiano ha ritirato
in farmacia in media quasi 9 confezioni di medicinali a carico del SSN.
Nel mese di marzo 2009, la spesa farmaceutica netta convenzionata SSN
è aumentata del +8,1%, con un aumento del numero delle ricette
del +10,7%; nel mese di aprile del +1,3%, con un aumento del numero delle
ricette del +2,5%; nel mese di maggio è diminuita del -0,9%, con
un aumento del numero delle ricette del +0,5%; nel mese di giugno è
aumentata del +2,7%, con un aumento del numero delle ricette del +6,7%.

L'andamento
della spesa nel primo semestre 2009 è il risultato di un costante
incremento del numero delle ricette e di un contestuale calo del valore
medio delle ricette stesse (-3,7%): si prescrivono più farmaci,
ma di prezzo mediamente più basso.
Tale risultato è dovuto alle riduzioni dei prezzi dei medicinali
varate dal Governo e dall'AIFA a partire dal 2006 (da ultimo quella del
12% sui medicinali generici SSN, in vigore dal 28 maggio 2009), al crescente
impatto del prezzo di riferimento per i medicinali equivalenti, a seguito
della progressiva scadenza di importanti brevetti e alle misure applicate
a livello regionale. Tra queste ultime, l'estensione in diverse Regioni
del rimborso di riferimento agli inibitori di pompa protonica (misure
che, come previsto dalla legge n. 222/2007, non potranno più essere
introdotte); la reintroduzione (Abruzzo, Campania e, dal 17 settembre
2008, Lazio) o l'appesantimento (Sicilia) del ticket; la distribuzione
diretta o tramite le farmacie di medicinali acquistati dalle ASL; la limitazione
della prescrizione a una confezione per ricetta (applicata, ad esempio,
in Calabria fino al maggio 2008 e poi sostituita da un ticket di 1 euro
a ricetta e 2 euro a confezione).
IL
CONTRIBUTO DELLE FARMACIE AL CONTENIMENTO DELLA SPESA
Le farmacie continuano a dare un rilevante contributo al contenimento
della spesa, oltre che con la diffusione degli equivalenti e con la tempestiva
fornitura dei dati analitici dei medicinali erogati in regime di SSN,
anche con lo sconto al SSN. Nei primi sei mesi del 2009 le farmacie hanno
garantito, proprio con lo sconto, un risparmio di circa 300 milioni di
euro, ai quali si aggiungono circa 40 milioni di euro derivanti dal pay-back
attivato a carico delle farmacie a decorrere dal 1° marzo 2007.
Nella seconda metà del 2009 a tali oneri si aggiunge il contributo
aggiuntivo temporaneo dell'1,4% a carico delle farmacie, previsto dal
decreto-legge n. 39/2009, convertito nella legge n. 77/2009, e destinato
al finanziamento della ricostruzione in Abruzzo.
È bene ricordare che lo sconto a carico delle farmacie aumenta
all'aumentare del prezzo del farmaco, facendo sì che i margini
reali della farmacia siano regressivi rispetto al prezzo.
Tabella
1: margini effettivi delle farmacie
Prezzo
dei farmaci in euro
|
Margine
teorico
|
Sconto
al SSN
|
Margine
effettivo
|
da
0 a 25,82
|
26,70%
|
3,75%
|
22,95%
|
da
25,83 a 51,65
|
26,70%
|
6%
|
20,7%
|
da
51,66 a 103,28
|
26,70%
|
9%
|
17,7%
|
da
103,29 a 154,94
|
26,70%
|
12,5%
|
14,2%
|
oltre
154,94
|
26,70%
|
19%
|
7,7%
|
Le
farmacie rurali sussidiate e le piccole farmacie a basso fatturato SSN
godono di una riduzione dello sconto dovuto al SSN.
QUOTE
DI PARTECIPAZIONE A CARICO DEI CITTADINI
A seguito degli interventi regionali sui ticket, l'incidenza sulla spesa
lorda delle quote di partecipazione a carico dei cittadini è passata
dal 4,8% del primo semestre 2008 al 5,9% del primo semestre 2009. Nelle
Regioni con ticket più incisivo le quote di partecipazione hanno
un'incidenza sulla spesa lorda tra il 7,1% e il 9,6%. Particolarmente
evidente l'incremento dell'incidenza delle quote di partecipazione nel
Lazio, dove, dal 1° dicembre 2008, il ticket è di 4 euro a
confezione sui farmaci coperti da brevetto di prezzo superiore a 5 euro:
l'incidenza del ticket sulla lorda è passata dal 2,2% del primo
semestre 2008 al 7,1% del primo semestre 2009. Si segnala che il ticket
è stato introdotto dall'8 maggio 2009 anche in Calabria, con un'incidenza
sulla spesa lorda, nel mese di giugno 2009, pari all'8,3%.
Da notare anche l'aumento medio dell'incidenza delle quote pagate dai
cittadini nelle Regioni che non applicano ticket sui farmaci (dove i cittadini
pagano solo l'eventuale differenza tra prezzo di riferimento e prezzo
della specialità medicinale più costosa): in queste Regioni,
nel primo semestre 2009, le quote di partecipazione hanno avuto un'incidenza
sulla spesa lorda tra il 2% e il 3%, che oscillava, però, tra l'1,5%
e il 2,2% nello stesso periodo del 2008. Il maggior onere per i cittadini
è dovuto in gran parte alle polemiche strumentali che hanno investito
i farmaci generici, accusati di scarsa efficacia, e la sostituzione da
parte del farmacista. Tali polemiche hanno fatto sì che i cittadini
siano diffidenti nei confronti del generico e tendano a preferire il farmaco
di marca, pur dovendo pagare la differenza di prezzo.
Per una panoramica sui ticket applicati dalle singole Regioni vedi il
sito www.federfarma.it alla voce "ticket regionali".
L'ANDAMENTO
DELLA SPESA A LIVELLO REGIONALE
Il grafico n. 2, che segue, pone in correlazione, Regione per Regione,
l'andamento della spesa netta e del numero delle ricette nei primi sei
mesi del 2009 rispetto al 2008.

Il
calo di spesa, nel primo semestre 2009, è particolarmente evidente
nel Lazio (-6,1%) e in Sicilia (-3,2%), Regioni interessate da piani di
rientro dal deficit, che hanno adottato misure di contenimento della spesa
molto drastiche, con particolare riferimento al potenziamento della distribuzione
di medicinali acquistati dalle ASL direttamente agli assistiti e/o tramite
le farmacie convenzionate sulla base di specifici accordi.
Un calo di spesa si registra anche in Calabria (-1,3%), dove la maggior
parte dei farmaci transita per la farmacia in regime di convenzione SSN.
Proprio a riguardo della Calabria, che fa registrare la spesa farmaceutica
convenzionata SSN pro-capite più elevata, si segnala che in questa
Regione la maggior parte dei farmaci del PHT viene distribuita in farmacia
in regime convenzionale, mentre in altre Regioni tali farmaci vengono
distribuiti direttamente dalle ASL o dalle farmacie per conto delle ASL
sulla base di specifici accordi. In entrambi i casi (distribuzione diretta
e distribuzione per conto), la relativa spesa non viene contabilizzata
nell'ambito della farmaceutica convenzionata, che risulta quindi più
bassa.
Se si tiene conto anche della spesa per farmaci acquistati dalle ASL,
le differenze tra Regioni tendono ad attenuarsi, come emerge dal grafico
che segue, nel quale sono riportate, Regione per Regione, la spesa farmaceutica
territoriale SSN (che comprende la spesa per farmaci erogati dalle farmacie
in regime convenzionato, la spesa per farmaci acquistati dalle ASL ed
erogati direttamente dalle ASL stesse ovvero tramite le farmacie sulla
base di accordi) e la spesa farmaceutica ospedaliera, nel 2008.

Dal grafico
emerge in modo chiaro come, a parte i picchi di alcune Regioni, che hanno
una spesa farmaceutica complessiva molta bassa (Bolzano, Trento, Valle
d'Aosta, Lombardia, Veneto e Piemonte) o molto alta (Liguria, a causa
di un gran numero di anziani), l'andamento della spesa farmaceutica territoriale
sommata a quella ospedaliera sia sostanzialmente omogeneo.
Tale omogeneità costituisce un valido presupposto per poter pervenire
a una soluzione, concordata a livello nazionale, per la distribuzione
tramite le farmacie dei medicinali acquistati dalle ASL e oggi distribuiti
dalle ASL stesse. Una soluzione di questo tipo andrebbe incontro alle
esigenze dei cittadini di trovare nella farmacia più vicina i medicinali
di cui hanno bisogno, nel rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza,
e garantirebbe costi certi, contenuti e trasparenti.
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