RIASSUNTO
OBIETTIVO I nuovi farmaci offrono maggiori opzioni per il controllo
glicemico nel diabete di tipo 2. Tuttavia, essi raggiungono costi considerevoli.
E' stata condotta un'analisi economica per meglio comprendere la valenza
dell'aggiunta dei nuovi farmaci (exenatide e sitagliptin) come terapia
di seconda linea nelle strategie di controllo glicemico in pazienti con
diabete di nuova insorgenza.
DISEGNO E' stata condotta un'analisi di costo-efficacia nella popolazione
americana di età compresa tra 25 e 64 anni. Sono stati usati come
orizzonte temporale dell'analisi l'intera durata della vita e come prospettiva
quella del sistema sanitario. I costi e gli anni aggiustati per la qualità
della vita (QALY) sono stati ridotti del 3% annuo, e i costi sono stati
presentati in dollari americani (riferimento 2008). Sono state confrontate
tre strategie terapeutiche di controllo glicemico: (1) gliburide (2) exenatide
e (3) sitagliptin come agenti di seconda linea. Gli end point principali
includevano QALY guadagnati, costi incrementali e rapporto di costo-efficacia
incrementale associati a ciascuna strategia.
RISULTATI Exenatide e sitagliptin comportavano 0,09 e 0,12 QALY
ulteriori, rispettivamente, rispetto a gliburide come agente di seconda
linea. In una base-case analysis, exenatide era surclassato (maggiori
costi e minori QALY guadagnati rispetto all'opzione più costosa)
e sitagliptin era associato a un rapporto costo-efficacia incrementale
di $169.572 per QALY guadagnato. I risultati erano sensibili alle assunzioni
relative ai costi dei farmaci, alla durata degli effetti collaterali e
alle problematiche a essi conseguenti.
CONCLUSIONI Exenatide e sitagliptin possono comportare costi rilevanti
al sistema sanitario. La dimostrazione di un guadagno in qualità
o quantità degli anni di vita è necessaria perché
questi agenti forniscano vantaggi economici ai pazienti e al sistema sanitario.
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