Albert
MA, Glynn RJ, Ridker PM Circulation 2003; 108:161-165
RIASSUNTO Sebbene
la proteina C-reattiva (PCR) predica il rischio vascolare, sono pochi i dati disponibili
per poter valutare il rapporto fra PCR e il punteggio del rischio di Framingham
(Framingham Coronary Heart Disease Risk Score o FCRS). METODI E RISULTATI
I livelli di PCR sono stati confrontati con il FCRS calcolato a 10 anni in un'indagine
cross-sectional condotta su 1666 soggetti senza malattia cardiovascolare. Fra
gli uomini e le donne, che non facevano uso di terapia ormonale sostitutiva (TOS),
i livelli di PCR erano significativamente correlati alle classi del FCRS a 10
anni [punteggio colesterolo totale (CT) per uomini e donne: r=0,29 e r=0,22, rispettivamente;
punteggio colesterolo LDL per uomini e donne: r=0,29 e r=0,22, rispettivamente,
tutti i valori di probabilità <0,01]. Tuttavia, i livelli di PCR si
correlavano minimamente alle componenti individuali del FCRS, che includevano
età (rmen=0,17, rwomen=-0,003), CT (rmen=-0,02,
rwomen=-0,006), colesterolo HDL (rmen=0,13), colesterolo
LDL (rmen=-0,0002, rwomen=0,012), pressione arteriosa (rmen=0,18,
rwomen=0,22), diabete (rmen=0,10, rwomen=0,07),
e fumo (rmen=0,16, rwomen=0,14). Nelle donne in trattamento
con TOS non si è osservata alcuna relazione significativa fra PCR e FCRS,
anche se la capacità di valutare gli effetti in questo sottogruppo è
limitata. CONCLUSIONI I dati dimostrano che i livelli di PCR si correlano
significativamente al FCRS calcolato a 10 anni negli uomini e nelle donne che
non assumono TOS, ma si correlano in minima parte alla maggioranza dei singoli
fattori del FCRS. Questi dati costituiscono un ulteriore supporto per una continua
valutazione della proteina C-reattiva nella predizione del rischio cardiovascolare.
COMMENTO Lo
studio PRINCE (Pravastatin Inflammation/CRP Evaluation) mostra una correlazione
significativa fra i livelli di proteina C-reattiva (PCR) e il Framingham Coronary
Heart Disease Risk Score (FCRS) fra gli uomini e le donne che non fanno uso di
terapia ormonale sostitutiva (TOS). Tuttavia i ricercatori riportano che i livelli
di PCR si correlano solo in minima parte ai singoli fattori presenti nell'algoritmo
da cui si genera il punteggio del rischio. Questi dati implicano che la PCR
può coinvolgere elementi differenti rispetto a quelli tradizionali previsti
nel FCRS e supportano l'ipotesi che questa proteina possa avere un ruolo aggiuntivo
nella predizione del rischio di malattia cardiovascolare. Il FCRS è
utilizzato dai medici per determinare il rischio coronarico negli individui di
età media, ma la valutazione non è in grado di identificare tutti
i soggetti a rischio. Per migliorare la predizione del rischio coronarico devono
essere individuati un insieme di marker aggiuntivi, fra i quali la PCR, un indicatore
di infiammazione. I ricercatori avevano precedentemente mostrato, ad esempio,
che livelli elevati di PCR e di colesterolo LDL sono in grado di identificare
differenti gruppi a rischio. Nello studio si sono confrontati livelli di PCR
e FCRS calcolato fra 1666 soggetti senza malattia cardiovascolare arruolati nel
"braccio" prevenzione dello studio PRINCE. I campioni di plasma per
la valutazione della PCR sono stati raccolti all'entrata nello studio e i punteggi
FCRS a 10 anni sono stati calcolati per ogni soggetto. Come previsto, i livelli
medi di PCR erano significativamente più elevati fra le donne, effetto
ampiamente legato all'utilizzo della TOS. Fra gli uomini e le donne che non fanno
uso di TOS si è osservata una correlazione modesta, ma significativa, fra
FCRS e livelli di PCR ad alta sensibilità (PCR-as), utilizzando entrambi
gli algoritmi con il colesterolo totale e con il colestrolo LDL. Complessivamente,
i soggetti appartenenti alla categoria di rischio cardiovascolare più bassa
avevano livelli di PCR che erano almeno la metà di quelli dei soggetti
della categoria di rischio più alta. Tuttavia si è evidenziata
solo una correlazione minima fra livelli di PCR e i singoli componenti FCRS. Nelle
donne in trattamento con TOS non è emerso un rapporto significativo fra
PCR e FCRS, tuttavia la potenza dello studio in questo sottogruppo è limitata. La
dicotomia osservata è interessante e suggerisce che, mentre la PCR è
correlata al FCRS, PCR e singoli componenti del FCRS potrebbero essere rappresentativi
di differenti aspetti del rischio cardiovascolare. I dati attuali sono coerenti
con l'ipotesi che considerare i livelli di PCR in aggiunta al FCRS potrebbe essere
utile nel contesto di una valutazione globale del rischio cardiovascolare. |