THIRTY-YEAR
PROJECTION FOR DEATHS FROM ISCHEMIC STROKE IN THE UNITED STATES
Elkins JS, Johnston SC
Stroke 2003; 34:2109-2113
L'aggiustamento
per l'età dell'incidenza di mortalità per ictus potrebbe
nascondere l'impatto delle modificazioni della popolazione sul carico
totale della malattia. Le morti per ictus ischemico potrebbero aumentare
a meno che un declino futuro dell'incidenza di morte da ictus controbilanci
la preventivata crescita delle popolazioni ad alto rischio.
Usando i dati sulla mortalità per ictus ischemico provenienti dal
National Center of Health Statistics americano dal 1979 al 1998,
è stato messo a punto un modello logistico per predire le variazioni
dell'incidenza di mortalità come una funzione del tempo per ciascuno
dei 42 gruppi età-sesso-razza. Sulla base delle proiezioni sulla
popolazione del US Census Bureau, è stato quindi calcolato
il numero atteso di morti per ictus ischemico in USA nei prossimi 30 anni,
in funzione di età, sesso e razza.
Il modello sviluppato concorda bene con i dati storici e predice in modo
consistente una lieve diminuzione dell'incidenza della mortalità
per ictus nel futuro. Il numero totale di morti per ictus aumenterà
del 98%, passando da 139.000 del 2002 a 275.000 nel 2032, mentre si stima
che la popolazione totale americana aumenterà nello stesso periodo
del 27%. Gli aumenti maggiori sono previsti nei soggetti di razza nera
(134%) e in quelli di razza non bianca e non nera (221%).
Se il trend attuale della mortalità per ictus ischemico continuerà,
in America le morti per ictus supereranno la crescita totale della popolazione,
con un raddoppio delle morti nei prossimi 30 anni.
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