L'APOLIPOPROTEINA B E' PIU' STRETTAMENTE CORRELATA AI FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE RISPETTO AL COLESTEROLO LDL


COMPARISON OF THE ASSOCIATIONS OF APOLIPOPROTEIN B AND LOW-DENSITY LIPOPROTEIN CHOLESTEROL WITH OTHER CARDIOVASCULAR RISK FACTORS IN THE INSULIN RESISTANCE ATHEROSCLEROSIS STUDY (IRAS)
Ken Williams, Allan D. Sniderman, Naveed Sattar et al.
Circulation 2003; 108:2312-2316


RIASSUNTO

CONTESTO I fattori di rischio per le malattie vascolari comprendono obesità, dislipidemia, ipertensione, disglicemia, insulino-resistenza, infiammazione, trombosi e aterosclerosi subclinica. Questo studio confronta le associazioni di apolipoproteina B (apoB) e colesterolo LDL (LDLc) con un'ampia esposizione delle misure di questi fattori di rischio.
METODI E RISULTATI In 1522 individui arruolati nell'IRAS (Insulin Resistance Atherosclerosis Study) sono state rilevate le misure antropometriche e le concentrazioni di lipidi, apoB, proteina C-reattiva, fibrinogeno, inibitore-1 dell'attivatore del plasminogeno (PAI-1), insulina e glucosio a digiuno e post-carico, lo spessore dell'intima media carotidea (IMT), e la sensibilità all'insulina (determinata mediante test endovenoso sulla tolleranza al glucosio ripetuto frequentemente). Si sono evidenziate differenze significative nelle misure di obesità addominale, dislipidemia, iperinsulinemia e trombosi fra i soggetti con livelli elevati di apoB, ma con livelli di colesterolo LDL nella norma, rispetto ai soggetti con livelli elevati di LDLc e apoB nella norma. In ogni comparazione statisticamente significativa, il gruppo con apoB elevata aveva un rischio associato più alto rispetto al gruppo con LDLc elevato. Inoltre, l'apoB è fortemente e significativamente (p<0,0001) correlata con ogni valutazione in direzione del rischio più alto, mentre il colesterolo LDL era correlato (p<0,05) in modo significativo solamente ai valori di pressione arteriosa, trigliceridi, fibrinogeno e proteina C-reattiva. Dopo ulteriore aggiustamento per LDLc, le correlazioni di apoB rimanevano significative, mentre alcune correlazioni di LDLc aggiustate per apoB diventavano significative in direzione di un rischio più basso.
CONCLUSIONI Livelli elevati di apoB sono associati più fortemente rispetto a LDLc ad altri fattori di rischio, tra cui quelli indicati dalle linee guida del National Cholesterol Education Program per il trattamento lipidico e altri fattori di rischio stabiliti più recentemente. Questo può offrire un' evidenza nuova a supporto del fatto che apoB sia un predittore di rischio vascolare migliore rispetto al colesterolo LDL.

COMMENTO
Un team di ricercatori americani e canadesi ritiene che apoB (apolipoproteina B) può essere un marker di malattia vascolare più efficace rispetto a LDLc (colesterolo LDL), in quanto più strettamente correlata agli altri fattori di rischio per le malattie cardiache.
Le valutazioni attuali sul colesterolo, largamente utilizzate per stabilire il rischio di malattia cardiaca, misurano LDLc indirettamente, determinando la porzione di colesterolo delle molecole LDL, e non considerano la dimensione o il numero delle particelle LDL. Tuttavia, molti studi hanno evidenziato che le particelle LDL piccole e dense sono più aterogene rispetto a quelle più grandi.
Per contro, ogni particella LDL contiene una molecola di apoB, così la misurazione di questo componente della porzione proteica di LDL indica il numero totale di particelle LDL e può rivelare se le particelle hanno più probabilità di essere del tipo aterogeno.
Per determinare se apoB è più strettamente associata ad altri fattori di rischio rispetto a LDLc, sono stati studiati 1522 partecipanti allo studio IRAS (Insulin Resistance Atherosclerosis Study).
Tutti i soggetti sono stati valutati per misure antropometriche e livelli di lipidi, apoB, proteina C-reattiva (PCR), fibrinogeno, inibitore-1 dell'attivatore del plasminogeno (PAI-1), glucosio a digiuno e post-carico, concentrazioni di insulina, spessore dell'arteria intima-media carotidea, e sensibilità all'insulina.
Complessivamente, 942 individui rientravano nel criterio per il trattamento basato sui livelli di colesterolo LDL, e l'85% di essi aveva anche livelli elevati di apoB. Tra i 580 partecipanti che non erano adatti per il trattamento sui livelli di LDLc, il 25% aveva apoB elevata.
Gli autori hanno dimostrato che vi erano differenze significative nell'obesità addominale, dislipidemia, iperinsulinemia e trombosi fra i pazienti con apoB elevata, ma livelli di LDLc nella norma, e i pazienti con elevato LDLc, ma livelli di apoB nella norma.
I ricercatori hanno calcolato che il 19% dei pazienti potrebbe ricevere un consiglio di trattamento differente, se per la scelta della terapia fosse utilizzata apoB invece di LDLc.
Queste osservazioni sottolineano come nei pazienti con apoB elevata sia presente un particolare profilo aterogenico. Questo può spiegare il motivo per cui apoB è un marker di rischio per le malattie vascolari più efficace del LDLc.