GLI ANTIOSSIDANTI ASSUNTI CON LA DIETA POTREBBERO RIDURRE IL RISCHIO DI ICTUS ISCHEMICO: LO STUDIO ROTTERDAM


DIETARY ANTIOXIDANTS AND THE RISK OF ISCHEMIC STROKE: THE ROTTERDAM STUDY
Voko Z, Hollander M, Hofman A, Koudstaal P.J, Breteler MMB
Neurology 2003; 61:1273-1275

Gli autori di questo lavoro hanno cercato di stabilire se un alto apporto di antiossidanti dalla dieta possa essere associato al rischio di ictus, analizzando i dati dello studio Rotterdam, uno studio di coorte prospettico, ancora in atto e che ha arruolato 7.983 soggetti, di età >55 anni appartenenti ad un sobborgo di Rotterdam e seguiti per un follow-up di 6,4 anni.
I rischi relativi di ictus e gli intervalli di confidenza sono stati stimati attraverso una regressione di Cox, corretta per età, sesso, apporto totale di energia, fumo, ipertensione, diabete mellito, storia di malattia coronarica, attacchi ischemici transienti e, in caso di vitamina E, per l'apporto di acidi grassi poliinsaturi.
Durante il follow-up si sono verificati 253 casi di ictus: 0,4% erano rappresentate da emorragie subaracnoidee, 9,9% ictus emorragici, 63,6% ictus ischemici e 26,1% non specificati. Dai dati è emerso che un maggiore apporto dalla dieta di antiossidanti risulta associato ad un più basso rischio di ictus; la correlazione è dose-dipendente e significativa per la vitamina C. La stratificazione per il fumo ha evidenziato che l'effetto protettivo risulta molto pronunciato nei fumatori, nei quali è stata osservata un'importante correlazione dose-dipendente tra vitamina C e vitamina E e rischio di ictus.
Queste evidenze sono simili a quelle emerse da un'altra analisi, sempre basata sui dati dello studio Rotterdam, in cui si è cercato di correlare antiossidanti e rischio di Alzheimer. Entrambe gli studi supportano l'ipotesi che questi composti assunti con la dieta possono proteggere le cellule dallo stress ossidativo e l'effetto risulta più evidente nei soggetti fumatori rispetto ai non fumatori. Infatti i fumatori sono in uno stato di stress ossidativo e hanno livelli ematici più bassi di micronutrienti antiossidativi.
Per quanto concerne l'effetto di integratori vitaminici sul rischio di ictus ischemico, da un lato i trial clinici non hanno evidenziato alcun effetto benefico, dall'altro gli studi osservazionali hanno portato a risultati contrastanti. Certamente l'assunzione di antiossidanti con la dieta è differente da quella attraverso gli integratori soprattutto perché la dieta riflette un'esposizione continua ed abituale del nostro organismo a sostanze ad attività antiossidante, mentre nel caso di integratori l'esposizione è per un breve periodo e a dosi più elevate. Questo potrebbe tradursi in effetti diversi sulla malattia cardiovascolare.