IL FLUORURO CONTENUTO NELL'ACQUA DURA PROTEGGEREBBE DALL'INFARTO MIOCARDICO ACUTO


GEOCHEMISTRY OF GROUND WATER AND THE INCIDENCE OF ACUTE MYOCARDIAL INFARCTION IN FINLAND
Kousa A, Moltchanova E, Viik-Kajander M et al.
J Epidemiol Community Health 2004; 58:136-139


Ricercatori finlandesi hanno pubblicato sulla rivista Journal of Epidemiology and Community Health di gennaio 2004 che l'acqua dura potrebbe proteggere contro l'infarto miocardico acuto (IMA). Questo studio ha dimostrato che, mentre il fluoruro è protettivo nei confronti dell'IMA, rame e ferro ne aumentano il rischio.
I principali fattori di rischio coronarico non spiegano completamente le differenze geografiche dei livelli di rischio di malattie coronariche (CHD) riscontrate nelle diverse regioni della Finlandia; gli autori si sono posti quindi l'interrogativo se queste discrepanze potevano essere attribuibili a variazioni ambientali. A tale scopo hanno analizzato i database statistici nazionali, le dimissioni ospedaliere ed i certificati di morte ed hanno quindi confrontato questi dati con quelli provenienti da un'indagine sulla durezza dell'acqua e sulla presenza in tracce di elementi, condotta su superficie di 10 km2.
Per i 18.946 soggetti identificati (35-74 anni), nei quali si era verificato un primo episodio di IMA negli anni 1983, 1988 o 1993, è stato riscontrato che ogni aumento di un'unità della durezza dell'acqua era associato ad un 3% di diminuzione del rischio di IMA. Sebbene non sia stato possibile trovare un'associazione diretta tra contenuto minerale dell'acqua delle falde e rischio di IMA, questi risultati identificano un legame tra livelli di fluoruro, ferro, rame e rischio. In specifico, ad ogni mg/L di fluoruro nell'acqua domestica è associato un 3% di diminuzione del rischio di IMA. Al contrario, per ogni aumento di 1 microg/L di rame e 1 mg/L di ferro fanno salire il rischio del 4% e del 10% rispettivamente. Sebbene queste differenze non siano statisticamente significative, costituiscono evidenze a supporto di ulteriori indagini sull'importanza delle concentrazioni di elementi in tracce nell'acqua per il rischio di IMA.

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