IL RISCHIO DI ICTUS NEGLI UOMINI PUO' ESSERE INFLUENZATO DALL'APPORTO DI FOLATI,
DI VITAMINE B6 E B12


FOLATE, VITAMIN B6 AND B12 INTAKES IN RELATION TO RISK OF STROKE AMONG MEN
Ka H, Merchant A, Rimm E.B. et al.
Stroke 2004; 35:169-174

Numerose evidenze supportano l'associazione tra livelli ematici di omocisteina e rischio di malattia cardiovascolare. Da vari studi è emerso come elevate concentrazioni di omocisteina possano riflettere deficit genetici, deficit alimentari, quali un basso apporto di folati, di vitamine B6 e B12 o insufficienza renale. Tuttavia, gli effetti di un'integrazione di queste vitamine sul rischio di ictus non sono ancora chiari.
Questo ampio studio prospettico ha esaminato l'apporto di folati, vitamine B6 e B12 in relazione al rischio di ictus ischemico ed emorragico. Sono stati arruolati 43.732 uomini americani, di età compresa tra 40 e 75 anni, senza malattie cardiovascolari e diabete, seguiti per un follow-up di 14 anni (1986-2000). Ogni quattro anni sono state modificate le informazioni sulla dieta mediante un dettagliato questionario sulle abitudini alimentari. I principali eventi valutati sono stati l'ictus ischemico e quello emorragico.
Durante il follow up si sono verificati 725 casi di ictus di cui 455 ischemici, 125 emorragici e 145 non classificati. Dopo correzione per i principali fattori dietetici e correlati allo stile di vita (età, esercizio, fumo, peso corporeo), l'apporto di folati è risultato associato ad un rischio significativamente più basso (circa il 30% in meno) di ictus ischemico, ma non emorragico. Gli uomini nel quintile più alto di supplemento di folati avevano un rischio relativo [RR] di ictus ischemico significativamente più basso, rispetto ai soggetti inclusi nel quintile più basso (RR 0,71; IC 95% 0,52-0,96; p per il trend = 0,05).
Dati del tutto simili sono emersi anche nel caso di apporto di vitamina B12 (RR 0,73; IC 95% 0,53-0,99; p per il trend=0,04 per gli uomini nel quintile più alto rispetto a quelli del quintile più basso). Invece nel caso della vitamina B6 non è stato osservata una chiara associazione con l'ictus, sia ischemico che emorragico.
Quindi l'assunzione aumentata di folati e vitamina B12 riduce il rischio di ictus ischemico negli uomini; del resto tale beneficio è biologicamente plausibile in quanto sono sostanze inversamente associate all'omocisteina, i cui livelli, se elevati, possono causare un danno vascolare attraverso l'accumulo tossico nelle cellule endoteliali e la produzione di radicali liberi.