LA PROTEINA C-REATTIVA HA UN POTERE PREDITTIVO MODERATO NEI CONFRONTI DELLE MALATTIE CORONARICHE

C-REACTIVE PROTEIN AND OTHER CIRCULATING MARKERS OF INFLAMMATION IN THE PREDICTION OF CORONARY HEART DISEASE
Danesh J, Wheeler JG, Hirschfield GM, et al.
N Eng J Med 2004; 350:1387-1397


RIASSUNTO
CONTESTO La proteina alfa-amiloide serica (SAA) è un marker sensibile di uno stato infiammatorio acuto. Come la proteina C-reattiva ad alta sensibilità (hs-CRP), anche la SAA è stata collegata all'aterosclerosi. Tuttavia, studi precedenti hanno prodotto risultati inconsistenti e resta da indagare il valore predittivo indipendente della SAA per la gravità della malattia coronarica (CAD) e per gli eventi cardiovascolari.
METODI E RISULTATI A 705 donne indirizzate ad angiografia coronarica per sospetta ischemia miocardica sono state effettuate le analisi del sangue per determinare i livelli di SAA e hs-CRP, un'indagine angiografica quantitativa e una valutazione al follow-up. Gli eventi cardiovascolari erano morte, infarto miocardico, insufficienza cardiaca congestizia, ictus e altri eventi vascolari. L'età media delle donne era di 58 anni (range 21-86 anni), e il 18% non era di razza bianca.
I livelli di SAA e hs-CRP erano associati ad un ampio range di fattori di rischio per CAD. Dopo aggiustamento per questi fattori di rischio, i livelli della SAA erano associati indipendentemente, ma moderatamente, a CAD documentata all'angiografia (p=0,004-0,04) ed erano fortemente predittivi di eventi cardiovascolari a tre anni (p<0,0001). Alla comparazione, il livello della hs-CRP non era associato a CAD all'angiografia (p=0,08-0,35) ma, come la SAA, risultava fortemente ed indipendentemente predittivo di eventi cardiovascolari avversi (p<0,0001).
CONCLUSIONI I risultati di questo studio mostrano una forte relazione indipendente tra la SAA ed eventi cardiovascolari futuri, simile a quella evidenziata per la hs-CRP. L'associazione indipendente, ma moderata, con CAD all'angiografia osservata per la SAA non è stata evidenziata per la hs-CRP. Questi risultati concordano con l'ipotesi che l'infiammazione sistemica, rivelata da livelli elevati di SAA o hs-CRP, può favorire la destabilizzazione delle placche aterosclerotiche, oltre ad esercitare una probabile influenza diretta sull'aterogenesi.