RATES
AND DETERMINANTS OF SITE-SPECIFIC PROGRESSION OF CAROTID ARTERY INTIMA-MEDIA
THICKNESS. The Carotid Atherosclerosis Progression Study
Andrew D. Mackinnon, Paula Jerrard-Dunne, Matthias Sitzer, et al.
Stroke 2004; 35:2150
Questo
studio ha dimostrato che l'entità della progressione dello spessore
intima-media dell'arteria carotidea (IMT) come marker di rischio vascolare
sembra essere sito-specifico, con misurazioni dell'arteria carotidea interna
che mostrano la correlazione migliore.
Variazioni dell'IMT carotideo nel corso del tempo (progressione o regressione
dell'IMT) sono state utilizzate sempre di più come end point intermedio
per valutare l'efficacia degli interventi terapeutici. Tuttavia, non vi
è accordo su quali misure della progressione dell'IMT siano ritenute
più idonee per questo approccio.
Poiché le aree della biforcazione carotidea (BIF) e dell'arteria
carotidea interna (ICA) sono predisposte all'aterosclerosi, gli autori
presumono che queste zone forniscano una valutazione migliore del rischio
vascolare rispetto alla carotide comune (CCA).
Essi hanno quindi utilizzato tecniche ad ultrasuoni per misurare ICA-IMT,
BIF-IMT e CCA-IMT in una popolazione generale di soggetti di età
compresa tra 19 e 90 anni al basale, e dopo 3 anni. Sono stati valutati
anche i fattori di rischio vascolare.
L'analisi ha mostrato che la progressione media dell'IMT era significativamente
più elevata nell'ICA rispetto a BIF e CCA. Fra le tre aree, solo
la progressione dell'ICA-IMT correlava con i fattori di rischio vascolare
al basale quali età, sesso maschile, ipertensione, diabete e fumo.
Tuttavia, gli autori segnalano che, in tutte le aree arteriose, i fattori
di rischio vascolare correlavano maggiormente con il valore dell'IMT al
basale rispetto alla progressione dello stesso.
Questi risultati suggeriscono che la progressione dell'ICA-IMT può
essere un'alternativa valida alla CCA-INT, più comunemente utilizzata,
nella stima del rischio vascolare; tuttavia sono indispensabili dati prospettici
sulla progressione dell'IMT e sugli eventi vascolari incidenti per stabilire
il valore reale del dato di progressione come end point surrogato di rischio
vascolare.
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