HIGH
ATTRIBUTABLE RISK OF ELEVATED C-REACTIVE PROTEIN LEVEL TO CONVENTIONAL
CORONARY HEART DISEASE RISK FACTORS: THE THIRD NATIONAL HEALTH AND NUTRITION
EXAMINATION SURVEY
Miller M, Zhan M, Havas S
Arch Intern Med 2005; 165:2063-8
ABSTRACT
CONTESTO La proteina C-reattiva (PCR), un marker di infiammazione
sistemica, è predittivo degli eventi coronarici (CHD). Comunque,
il grado al quale livelli elevati di PCR (>3 mg/L) possono essere attribuibili
a livelli alti di colesterolo e altri fattori di rischio CHD, non è
stato ben definito.
METODI La prevalenza di alti livelli di PCR nella terza National
Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) (n=156341)
è stata studiata usando cut points di fattori di rischio per CHD
designati come anormali (livelli serici di colesterolo totale >=240
mg/dL [>=6,22 mmol/L]; livelli di glucosio nel sangue a digiuno >=126
mg/dL [>=6,99 mmol/L]; pressione sanguigna >=140/90 mm Hg; indice
di massa corporea [IMC] >=30 kg/m2; livelli serici di colesterolo
HDL <40 mg/dL [<1,04 mmol/L] negli uomini e <50 mg/dL [<1,30
mmol/L] nelle donne; livelli serici di trigliceridi >=200 mg/dL [>=2,26
mmol/L]; stato attuale di fumatore), borderline (colesterolo totale
200-239 mg/dL [5,18-6,19 mmol/L]; glucosio 100-125 mg/dL [5,55-6,94 mmol/L];
pressione sanguigna 120-139/80-89 mm Hg; IMC 25,0-29,9 kg/m2,
trigliceridi 150-199 mg/dL [1,70-2,25 mmol/L], stato di ex fumatore),
o normali.
RISULTATI Le analisi pesate di regressione logistica multipla hanno
dimostrato che livelli alti di PCR erano significativamente più
comuni nell'obesità (odds ratio [OR] 3,78; IC 95% 3,28-4,35),
nel sovrappeso (OR, 1,88; IC 95% 1,62-2,18), e nel diabete (OR 1,91; IC
95% 1,54-2,38) e che livelli alti di PCR erano rari in assenza di fattori
di rischio per CHD borderline o anormali negli uomini (4,4%) e nelle donne
(10,3%). Complessivamente, il rischio di un livello elevato di PCR attribuibile
alla presenza di un fattore di rischio per CHD anormale e borderline era
del 78% negli uomini e del 67% nelle donne.
CONCLUSIONI Questi dati indicano che livelli elevati di PCR nella
popolazione generale sono in larga misura attribuibili ai fattori di rischio
per CHD tradizionali. Inoltre, l'innalzamento di questi livelli è
raro in assenza di fattori di rischio anormali e borderline. Quindi, la
determinazione dei valori PCR può avere un'utilità clinica
limitata quale mezzo di screening in aggiunta a quella degli altri fattori
di rischio conosciuti, a meno che trials clinici randomizzati non dimostrino
che la riduzione dei livelli di PCR, produca una diminuzione degli eventi
CHD, oltre quanto già noto per gli interventi farmacologici e sullo
stile di vita attualmente adottati.
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