A
PROSPECTIVE STUDY OF PLASMA LIPID LEVELS AND HYPERTENSION IN WOMEN
Sesso HD, Buring JE, Chown MJ, et al.
Arch Intern Med 2005; 165:2420-2427
RIASSUNTO
CONTESTO
Sebbene dislipidemia e ipertensione siano contemporaneamente presenti
più spesso di quanto ci si possa aspettare in base ad un calcolo
probabilistico, pochi studi hanno finora esplorato attentamente la natura
della relazione tra livelli lipidici e rischio di sviluppare ipertensione.
METODI E' stato condotto uno studio prospettico su 16.130 operatori
sanitari di sesso femminile e di età media o avanzata che nel 1992
avevano fornito campioni di sangue per le valutazioni basali e che non
avevano una storia di alti livelli di colesterolo (nessun trattamento
ipolipemizzante o diagnosi) o di ipertensione (nessuna terapia antipertensiva,
nessuna diagnosi, valori non elevati di pressione arteriosa). Sono stati
determinati i livelli basali di lipidi e di fattori di rischio. L'ipertensione
incidente comprendeva una nuova diagnosi medica, l'inizio di una terapia
antipertensiva e il riscontro di valori di pressione >=140/90 mmHg.
RISULTATI Durante 10,8 anni di follow-up, si è sviluppata
ipertensione incidente in 4.593 donne. Nel modello multivariato aggiustato,
i rischi relativi di sviluppo di ipertensione dal quintile più
basso (riferimento) di livelli basali di colesterolo totale (CT) al più
alto erano: 1,00; 0,96; 1,02; 1,09; 1,12 (p=0,002 per il trend); di colesterolo
LDL: 1,00; 0,97; 1,00; 1,02; 1,11 (p=0,053 per il trend); di colesterolo
HDL: 1,00; 0,93; 0,87; 0,87; 0,81 (p=0,001 per il trend); del rapporto
CT/C-HDL: 1,00;1,10: 1,14;1,20;1,34 (p=0,001 per il trend); di colesterolo
non HDL: 1,00; 1,06; 1,11; 1,12 e 1,25 (p=0,001 per il trend). Rischi
relativi simili sono stati evidenziati per i valori soglia stabiliti dall'ATP
III e dopo esclusione delle donne diabetiche o obese.
CONCLUSIONI In questa ampia coorte prospettica, le dislipidemie
aterogeniche sono risultate associate al successivo sviluppo di ipertensione
in donne "sane".
|