THYROID
STATUS, CARDIOVASCULAR RISK, AND MORTALITY IN OLDER ADULTS
Cappola AR, Fried LP, Arnold AM, et al.
JAMA 2006; 295:1033-1041
RIASSUNTO
CONTESTO Studi precedenti avevano suggerito che le anormalità
subcliniche nell'ormone che stimola la tiroide (TSH) erano associate ad
effetti dannosi sul sistema cardiovascolare.
OBIETTIVI Determinare la relazione tra stato basale della tiroide
e fibrillazione atriale incidente, malattie cardiovascolari incidenti
e mortalità in uomini e donne anziane non sottoposti a terapie
tiroidee.
PROGETTO, SETING E PARTECIPANTI 3233 individui di una comunità-alloggio
americana, di 65 anni o più e con livelli di TSH serico nella norma,
sono stati arruolati dal 1989 al 1990 nel Cardiovascular Health Study,
un ampio studio di coorte prospettico.
PRINCIPALI MISURAZIONI OUTCOME Nel giugno 2002 sono state valutate
la fibrillazione atriale incidente, le malattie cardiovascolari, le malattie
cerebrovascolari, la morte cardiovascolare e la morte per tutte le cause.
Le analisi sono state rilevate su 4 gruppi definiti a seconda dei risultati
dei test di funzionalità tiroidea: ipertiroidismo subclinico, eutiroidismo,
ipotiroidismo subclinico e ipotiroidismo conclamato. Gli individui con
tireotossicosi conclamata (n=4) sono stati esclusi per la scarsa rilevanza
numerica.
RISULTATI L'82% dei partecipanti (n=2639) aveva una funzione tiroidea
normale, il 15% (n=496) soffriva di ipotiroidismo subclinico, l'1,6% (n=51)
di ipotiroidismo conclamato e l'1,5% (n=47) di ipertiroidismo subclinico.
Dopo l'esclusione dei pazienti con fibrillazione atriale prevalente, tra
gli individui con ipertiroidismo subclinico si evidenziava un'incidenza
di fibrillazione atriale superiore a quella del gruppo con una funzione
tiroidea normale (67 eventi vs 31 eventi ogni 1000 persone-anno;
hazard ratio aggiustato 1,98; IC 95% 1,29-3,03). Non
è stata rilevata alcuna differenza tra il gruppo con ipertiroidismo
subclinico e il gruppo con eutiroidismo in merito alla malattia coronarica
incidente, alla malattia cerebrovascolare, alla morte cardiovascolare
e alla morte per tutte le cause. Inoltre, non c'era alcuna differenza
tra i gruppi con ipotiroidismo subclinico o con ipotiroidismo conclamato
e il gruppo con eutiroidismo per quanto riguarda gli outcome cardiovascolari
e la mortalità. Nel dettaglio, gli individui con ipotiroidismo
subclinico avevano un hazard ratio aggiustato di 1,07 (0,90-1,28)
per le malattie coronariche incidenti.
CONCLUSIONI I dati mostrano un'associazione tra ipertiroidismo
subclinico e sviluppo di fibrillazione atriale, ma non supportano l'ipotesi
che l'ipertiroidismo subclinico non riconosciuto o l'ipotiroidismo subclinico
siano associati ad altre malattie cardiovascolari e alla mortalità.
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