MAGNESIUM
INTAKE AND INCIDENCE OF METABOLIC SYNDROME AMONG YOUNG ADULTS
He K, Liu K, Daviglus ML, et al.
Circulation 2006; DOI: 10.1161/circulationaha.105.588327
RIASSUNTO
CONTESTO Studi precedenti indicano hanno evidenziato come l'assunzione
di magnesio possa essere correlata inversamente al rischio di ipertensione
e di diabete mellito (DM) di tipo 2 e come una assunzione più elevata
di magnesio possa ridurre i trigliceridi nel sangue ed aumentare i livelli
di colesterolo HDL. Tuttavia, non è stata ancora studiata l'associazione
longitudinale tra assunzione di magnesio e incidenza di sindrome metabolica
(SM).
METODI E RISULTATI Sono state esaminate prospetticamente le relazioni
tra l'intake di magnesio, la SM incidente e le sue componenti in 4637
americani, di età compresa tra i 18 ed i 30 anni, che al basale
non avevano nè SM nè DM. La sindrome è stata diagnosticata
secondo la definizione del National Cholesterol Education Program/Adult
Treatment Panel III. La dieta è stata valutata mediante un
questionario somministrato da un intervistatore relativo alla frequenza
del quantitativo di cibo, mentre la determinazione dell'intake di magnesio
è stata ottenuta dal database dei nutrienti sviluppato dal Minnesota
Nutrition Coordinating Center.
Durante 15 anni di follow-up sono stati identificati 608 casi incidenti
di SM. L'assunzione di magnesio era correlata inversamente all'incidenza
della SM, dopo aggiustamento per i principali aspetti dello stile di vita
e della dieta e per lo stato basale di ciascun determinante della SM.
Rispetto ai soggetti nel quartile più basso di assunzione del magnesio,
l'hazard ratio aggiustato (analisi multivariata) per la SM nei
partecipanti nel quartile più alto era di 0,69 (IC 95% 0,52-0,91;
p per il trend <0,01). Le associazioni inverse non sono state materialmente
modificate dal sesso e dalla razza. L'assunzione di magnesio era anche
inversamente correlata alla componente individuale della SM e ai livelli
di insulina a digiuno.
CONCLUSIONI Questi risultati indicano che i giovani adulti con
una maggiore assunzione di magnesio attraverso la dieta hanno un rischio
minore di sviluppare nel tempo la sindrome metabolica.
Hazard
ratio per la sindrome metabolica secondo i quartili di assunzione
totale di magnesio
|
Quartile
1 |
Quartile
2 |
Quartile
3 |
Quartile
4 |
p per il trend
|
Assunzione
media di magnesio (mg/1000 kcal) |
96,0
|
120,6
|
146,8
|
190,5 |
- |
N.
di casi di SM |
188
|
172 |
131 |
117
|
- |
Hazard
ratio* (IC 95%) |
1,00
|
0,98 (0,79-1,21) |
0,75
(0,59-0,96) |
0,69
(0,52-0,91) |
<0,01 |
*Modello
aggiustato per età, sesso, razza, educazione, fumo, attività
fisica, storia familiare di diabete, consumo di alcol, fibre, grassi polinsaturi,
grassi saturi, carboidrati totali, intake di energia e ogni determinante
della SM.
COMMENTO
Uno
studio recente ha dimostrato che cibi ricchi in magnesio, come gli spinaci,
i pesci halibut (simili alla sogliola), le mandorle e le banane, aiutano
a diminuire il rischio di sviluppare la SM. Gli autori sottolineano che
il magnesio, cofattore in molte reazioni enzimatiche, sembra avere un
ruolo nel metabolismo del glucosio e nell'omeostasi dell'insulina. Evidenze
epidemiologiche hanno suggerito che una mancanza di magnesio nella dieta
possa rappresentare un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo
di DM, e alcuni ricercatori hanno dimostrtao una relazione inversa tra
livelli di magnesio e pressione sanguigna. La maggior parte dei dati sono
stati ottenuti in studi su adulti più vecchi di quelli arruolati
nel presente studio. Per questo motivo sono stati scelti dei giovani,
privi di patologie metaboliche al basale, per seguire nel tempo la comparsa
di SM e studiarne la relazione con l'intake alimentare di magnesio.
Oltre ad aver dimostrato una associazione inversa, con un trend significativo,
tra quantitativi di magnesio assunti con la dieta e incidenza di SM, gli
autori hanno anche evidenziato una correlazione con i singoli determinanti
della sindrome, in particolare la glicemia a digiuno, la circonferenza
vita ed i livelli di colesterolo HDL. Era riscontrabile una correlazione
simile con la pressione sanguigna e la trigliceridemia, ma la sua potenza
diminuiva dopo aggiustamento per lo stile di vita e i fattori dietetici.
Determinare la quantità di magnesio assunta è difficile
in studi come questo, tuttavia è stato messo a punto e validato
un questionario sulle abitudini alimentari che ha permesso una determinazione
quantitativa. Inoltre le concentrazioni di magnesio nelle unghie, misurate
a due anni dall'inizio dello studio, correlavano con l'assunzione di magnesio
determinata tramite il questionario.
Gli stessi autori ripeteranno questo studio nel contesto di un trial clinico
randomizzato per verificare gli importanti risultati ottenuti.
L'istituto di medicina americano raccomanda un intake giornaliero di 400
mg per gli uomini e di 310 mg per le donne nella fascia di età
19-30 anni.
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