LA PRESENZA CONCOMITANTE DI IPERTENSIONE E IPERCOLESTEROLEMIA E' UNA CONDIZIONE FREQUENTE NELLA POPOLAZIONE GENERALE



SERUM URIC ACID IS AN INDEPENDENT PREDICTOR OF MORTALITY IN PATIENTS WITH TYPE 2 DIABETES MELLITUS-A PRECIS DATABASE COHORT STUDY
Ioachimescu AG, Brennan DM, Hoar BM, et al.
American Diabetes Association 2006 Scientific Sessions; 9-13 giugno 2006; Washington



Un nuovo studio indica che l'acido urico nel siero (SUA) è un predittore indipendente della mortalità nei pazienti con diabete di tipo 2. L'associazione rimane significativa indipendentemente dal sesso, dalla funzione renale o dall'uso del diuretico. Sono necessari eventuali studi per determinare se la riduzione dell'acido urico diminuisce il rischio di malattie cardiovascolari nei pazienti con diabete mellito.
L'iperuricemia è stata associata per molti anni alla morbidità e alla mortalità cardiovascolare nei soggetti non diabetici e all'insieme di fattori che compongono la sindrome metabolica. Tuttavia, sono disponibili pochi dati sul modo in cui l'acido urico sia in relazione con gli outcome avversi nei pazienti con diabete di tipo 2. Parte del problema è stato chiarito dal rapporto tra acido urico e glicemia: quando la glicemia è alta, l'acido urico tende ad abbassarsi, così è più difficile determinare l'effetto dei livelli di acido urico nei diabetici rispetto ai non diabetici.
In questo studio gli autori hanno utilizzato dati dallo studio di coorte PreCIS, un database sostenuto dal Preventive Cardiology Center at the Cleveland Clinic. I ricercatori hanno esaminato retrospettivamente la correlazione tra livelli di SUA e mortalità, focalizzandosi particolarmente sul modo in cui i livelli di SUA sono in relazione con il controllo della glicemia. La coorte era composta da 535 pazienti con diabete di tipo 2, valutati al CCF Preventive Cardiology Clinic tra il 1998 e il 2004. L'acido urico è stato misurato durante la visita iniziale e lo stato di morte è stato accertato utilizzando il Social Security Death Index fino al 15 novembre 2005.
I fattori di rischio demografici e tradizionali per CVD sono stati messi a confronto attraverso i quartili di SUA e l'associazione tra i livelli di SUA e la mortalità è stata valutata usando i modelli proporzionali di Cox dopo aggiustamento per peso, circonferenza vita, velocità di filtrazione glomerulare (GFR) e per HbA1c.
Il 60% dei pazienti si presentava al Preventive Cardiology Clinic per la prevenzione secondaria dopo aver avuto un IM o ictus. I farmaci assunti da questi pazienti al basale erano simili nei quartili di SUA con l'eccezione dei diuretici, i quali erano assunti da più pazienti nei due quartili più alti rispetto ai due più bassi e l'insulina, che era più spesso richiesta dai pazienti nel quartile più alto di SUA rispetto che negli altri gruppi.
E' noto che i livelli di acido urico sono più alti nei pazienti trattati con diuretici e questo è stato un fattore confondente in tutti gli studi. Non è ancora stato chiarito però se l'acido urico è elevato per via del trattamento o se è perchè i pazienti sono ad alto rischio (e quindi l'uricemia è alta).
In questo studio maschi e femmine avevano livelli di acido urico analoghi, dato insolito considerando ciò che era stato visto nei non diabetici, dove l'acido urico è generalmente più alto negli uomini.
Nel corso del follow-up, che includeva più di 2000 anni-persona, ci sono stati 58 decessi (10,8%) ugualmente distribuiti tra donne e uomini.
In un'analisi multivariata, i ricercatori hanno trovato che per ogni 1-mg/dL in più di SUA, c'era un 41% eccesso di rischio di mortalità. Dopo l'analisi multivariata, in questa coorte erano significativamente associati alla mortalità SUA, circonferenza vita, peso e log GFR, HbA1c invece non lo era.


Fattori predittivi di mortalità nell'analisi univariata e multivariata

Analisi
Hazard ratio
IC 95%
p
Analisi Univariata
Acido urico nel siero*
1,41
1,24-1,60
<0,001
Analisi Multivariata
Acido urico nel siero
1,23
1,04-1,44
0,013
circonferenza (cm)*
1,10
1,05-1,16
<0,001
peso (kg)*
0,94
0,91-0,98
0,001
Log (GFR)*
0,35
0,19-0,62
<0,001
HbA1c
1,09
0,91-1,29
0,355

*significativo dopo l'analisi multivariata

I pazienti che assumevano diuretici avevano stime più alte di mortalità rispetto a quelli che non li prendevano (25,1% vs 15,3%, p<0,001), ma l'acido urico rimaneva un predittore importante di mortalità in entrambi i gruppi.
L'iperglicemia grave era associata a livelli più bassi di acido urico; i livelli più bassi di SUA sono stati visti nei pazienti con i livelli più alti di glicemia a digiuno e di HbA1c. Tuttavia, sebbene SUA sembrava essere un predittore più forte di mortalità nei pazienti con glicemia controllata (HbA1c<9%), rimaneva un predittore importante anche in quelli con uno scarso controllo (HbA1c>9%).
Questi dati epidemiologici non consentono di concludere che l'acido urico causi un aumento della mortalità, sebbene sembri esserne un predittore indipendente. Studi sugli animali indicano che livelli alti di acido urico potrebbero portare ad una disfunzione endoteliale ma, per dimostrare questo, sono necessari studi meccanicistici translazionali.