MIGRAINE
AND RISK OF CARDIOVASCULAR DISEASE IN WOMEN
Kurth T, Gaziano JM, Cook NR, et al.
JAMA 2006; 296:283-91
Nell'ambito
dello studio WHS l'emicrania con aura era associata ad un rischio aumentato
di eventi cardiovascolari maggiori.
RIASSUNTO
CONTESTO L'emicrania con aura è stata associata ad un profilo
di rischio cardiovascolare avverso e alla presenza di fattori protrombotici
che, insieme alla fisiologia specificamente correlata all'emicrania, possono
aumentare il rischio di eventi vascolari. Sebbene sia stato dimostrato
un nesso causale tra emicrania con aura e rischio aumentato di ictus ischemico,
l'associazione con la malattia cardiovascolare (CVD) e specialmente con
gli eventi coronarici è tuttora poco chiara.
OBIETTIVO Valutare l'associazione tra emicrania con o senza aura
e rischio conseguente di CVD complessive o specifiche.
METODI Studio prospettico di coorte con 27.840 donne americane
di età >=45 anni, arruolate nell'ambito del Women's Health
Study, senza CVD e angina al basale (1992-1995) e di cui erano riportati
i valori del profilo lipidico e lo stato relativo all'emicrania e all'aura
nei follow-up fino a marzo 2004.
END POINT PRIMARIO L'evento primario era un composito di CVD maggiori
(prima occorrenza di ictus ischemico non fatale, infarto miocardico non
fatale, o morte dovuta a CVD ischemiche); altre misure erano il primo
ictus ischemico, l'infarto miocardico, la rivascolarizzazione coronarica,
l'angina e la morte per CVD ischemiche.
RISULTATI Al basale, 5125 donne (18,4%) riportavano una storia
di emicrania; delle 3610 con emicrania attiva (episodi nell'anno precedente),
1434 (39,7%) indicavano anche sintomi di aura. Durante un follow-up medio
di 10 anni, si sono verificati 580 eventi CVD maggiori. Rispetto alle
donne senza storia di emicrania, quelle che presentavano emicrania attiva
con aura avevano hazard ratio multivariati e aggiustati di 2,15 (IC 95%
1,58-2,92; p<0,001) per le CVD maggiori; 1,91 (1,17-3,10; p=0,01) per
ictus ischemico; 2,08 (1,30-3,31; p=0,002) per infarto miocardico; 1,74
(1,23-2,46; p=0,002) per rivascolarizzazione coronarica; 1,71 (1,16-2,53;
p=0,007) per angina, e 2,33 (1,21-4,51; p=0,01) per morte CVD ischemica.
Dopo controllo per l'età, c'erano altri 18 eventi CVD maggiori
attribuibili all'emicrania con aura ogni 10.000 donne per anno. Le donne
che soffrivano di emicrania senza aura non mostravano un profilo di rischio
CVD aumentato.
CONCLUSIONI In questa ampia coorte prospettica femminile, l'emicrania
attiva con aura, ossia con complicazioni neurologiche, era associata ad
un rischio aumentato di eventi CVD maggiori.
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