METABOLIC
RISK FACTORS FOR STROKE AND TRANSIENT ISCHEMIC ATTACKS IN MIDDLE-AGED
MEN: A COMMUNITY-BASED STUDY WITH LONG-TERM FOLLOW-UP
Wiberg B, Sundstrom J, Arnlov J, et al.
Stroke. Pubblicato on-line il 30 Ottobre 2006
È
stato ipotizzato che un apporto dietetico di grassi non corretto, livelli
lipidici sregolati e insulino-resistenza contribuiscano ad aumentare il
rischio di ictus/TIA fatali e non fatali, indipendentemente dai fattori
di rischio noti.
RIASSUNTO
CONTESTO E OBIETTIVO L'impatto dei disturbi lipometabolici e glicometabolici
sull'incidenza di ictus deve ancora essere caratterizzato nel dettaglio.
Sono state indagate le relazioni tra un quadro completo delle variabili
del metabolismo lipidico e glicidico al basale e l'incidenza di ictus
fatale o non fatale o TIA.
METODI E' stato condotto uno studio prospettico basato sulla comunità,
con 2313 uomini arruolati per una survey sulla salute all'età di
50 anni.
RISULTATI Durante un follow-up di 32 anni, 421 soggetti hanno sviluppato
ictus/TIA. All'analisi dei rischi proporzionali di Cox, corretti per il
trattamento con farmaci cardiovascolari al basale, ogni incremento di
una deviazione standard di IMC, pressione sistolica e diastolica, proinsulina
serica e lipoproteina(a) era associato ad un aumento del rischio di successivi
ictus/TIA dell'11-35%. L'ipertrofia ventricolare sinistra, valutata all'ECG,
e l'abitudine al fumo erano inoltre associati ad un maggiore rischio di
ictus/TIA. Essenzialmente le stesse variabili sono correlate a infarto
cerebrale/TIA. Proporzioni maggiori di acidi palmitico (16:0), palmitoleico
(16:1) e oleico (18:1) negli esteri del colesterolo erano associati ad
un rischio più elevato, mentre una più alta proporzione
di acido linoleico (16:2 n-6) era protettiva nei confronti di ictus/TIA.
Dopo ulteriori correzioni di tutti i modelli per ipertensione, diabete,
sindrome metabolica, colesterolo serico, fibrillazione atriale, malattie
cardiovascolari, fumo e attività fisica, si sono osservate le stesse
associazioni.
CONCLUSIONI Indici di un apporto dietetico di grassi non salutare
e alti livelli serici di lipoproteina(a) predicono ictus/TIA fatali o
non fatali, indipendentemente dai fattori di rischio noti in un campione
basato sulla comunità di uomini di mezza età seguiti per
32 anni.
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