CHANGE
OF SERUM ALBUMIN AND RISK OF CARDIOVASCULAR DISEASE AND ALL-CAUSE MORTALITY:
LONGITUDINAL AGING STUDY AMSTERDAM
Schalk BWM, Visser M, Bremmer MA, et al.
Am J Epidemiol. 2006;164:969-77
Riduzioni
significative dei livelli di albumina serica comportano un aumento del
rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
Lo
scopo di questo studio longitudinale era di indagare le variazioni della
concentrazione di albumina serica a 3 anni come determinante dell'incidenza
di CVD e di mortalità per tutte le cause.
I dati sono stati ricavati da 713 partecipanti al Longitudinal Aging
Study Amsterdam, inizialmente di età compresa tra 55 e 85 anni.
L'albumina serica è stata misurata al basale (1992/1993) e dopo
tre anni. Al sesto anno di follow-up sono state accertate l'incidenza
di CVD (tra 456 soggetti senza CVD prevalenti al terzo anno di follow-up)
e la mortalità per tutte le cause.
Complessivamente, il 18,9% dei pazienti aveva sviluppato CVD e il 10,9%
era morto. In seguito a correzioni per i potenziali confondenti, i livelli
più alti di albumina serica al terzo anno di follow-up erano associati
ad un ridotto rischio di CVD incidenti (RR 0,88; IC 95% 0,79-0,98). Il
rischio di CVD incidenti era 0,88 (0,79-0,99) per ogni unità (g/L)
in più di variazione dell'albumina tra il terzo anno di follow-up
e il basale. Albumina serica cronicamente bassa (<=43 g/L al basale
e al terzo anno di follow-up) non era associata a CVD incidenti (p=0,22).
Una riduzione clinicamente rilevante dell'albumina serica (>=1 DS:
2,5 g/L tra il basale e il terzo anno di follow-up) tendeva ad essere
associata ad un rischio doppio (RR 2,00; 0,91-4,39). Nel caso della mortalità
per tutte le cause, non sono state osservate associazioni.
Questi risultati suggeriscono che le persone anziane con ridotta concentrazione
dell'albumina serica, anche all'interno dell'intervallo di normalità,
possono essere a maggior rischio di CVD incidenti. Le variazioni dell'albumina
serica potrebbero essere utilizzate come marker precoce di rischio CV.
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