GAMMA
GLUTAMYL TRANSFERASE AND METABOLIC SYNDROME, CARDIOVASCULAR DISEASE, AND
MORTALITY RISK: THE FRAMINGHAM HEART STUDY
Lee DS, Evans JC, Robins SJ
Arterioscler Thromb Vasc Biol 2007; 27:127-33
Studi epidemiologici suggeriscono che alti livelli di gamma-glutamiltransferasi
(GGT) sono associate allo sviluppo di CVD. Lo studio ha indagato l'associazione
tra un aumento dei livelli serici di GGT e il rischio di sindrome metabolica,
CVD incidenti e mortalità per tutte le cause.
RIASSUNTO
OBIETTIVI Determinare se la gamma-glutamiltransferasi (GGT) predice
la mortalità e la morbidità delle malattie cardiovascolari
(CVD), spiegando i cambiamenti temporali dei fattori di rischio conosciuti
di CVD e della proteina C-reattiva (PCR).
METODI E RISULTATI Sono state esaminate in 3451 partecipanti al
Framingham Study (età media 44 anni, 52% donne) le relazioni
di GGT con i fattori di rischio di CVD, ed è stato determinato
prospetticamente il rischio della sindrome metabolica di nuova insorgenza,
le CVD incidenti e il decesso. La GGT è stata positivamente associata
all'indice di massa corporea, alla pressione arteriosa, al colesterolo
LDL, ai trigliceridi e al glucosio nel sangue nell'analisi a sezione trasversale
(p<0,005). Al follow-up (19 anni in media), 968 partecipanti avevano
sviluppato la sindrome metabolica, 535 CVD incidenti e 362 erano deceduti.
Il rischio di sindrome metabolica aumentava con una GGT più alta
(hazard ratio multivariabile aggiustato [HR] per SD incremento di log-GGT;
1,26 [IC 95%; da 1,18 a 1,35]). Aggiustando per fattori di rischio stabiliti
di CVD (con covarianti dipendenti dal tempo aggiornate ogni quattro anni)
e PCR al basale, un aumento 1-SD in log-GGT conferiva un aumento del 13%
nel rischio di CVD (p=0,007) e un aumento del 26% del rischio di decesso
(p<0,001). Gli individui nel più alto quartile GGT sperimentavano
un aumento del 67% nell'incidenza di CVD (HR multivariabile aggiustato
1,67; IC 95%; da 1,25 a 2,22).
CONCLUSIONI Un incremento di GGT serico predice l'insorgenza della
sindrome metabolica, l'incidenza di CVD e del decesso, indicando che potrebbe
essere un marker di rischio metabolico e cardiovascolare.
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