CONTENUTO IN COLESTEROLO DELLA MEMBRANA ERITROCITARIA E SINDROME CORONARICA ACUTA



TOTAL CHOLESTEROL CONTENT OF ERYTHROCYTE MEMBRANES IS INCREASED IN PATIENTS WITH ACUTE CORONARY SYNDROMES
Tziakas DN Kaski JC, Chalikias GK, et al.
J Am Coll Cardiol 2007; 49:2081-2089



Il contenuto in colesterolo della membrana dei globuli rossi è più alto nei pazienti con sindrome coronarica acuta; questi risultati suggeriscono che il colesterolo presente nella membrana eritrocitaria possa considerarsi un marker della crescita e della vulnerabilità della placca ateromasica.


RIASSUNTO

CONTESTO Si è voluto indagare se il contenuto di colesterolo nella membrana degli eritrociti circolanti (CEM) differisca nei pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS) rispetto ai pazienti con angina cronica stabile (CSA). La rottura della placca nell'ACS dipende almeno in parte dal volume del core lipidico. Studi istopatologici hanno suggerito che il colesterolo trasportato dagli eritrociti e depositato nel core necrotico della placca ateromasica contribuisce alla crescita del core lipidico.
OBIETTIVI E' stato ipotizzato che il contenuto in colesterolo sia aumentato negli eritrociti circolanti di pazienti con ACS e possa essere un marker di instabilità clinica. Inoltre si è voluto indagare se il contenuto in colesterolo differiva nelle membrane eritrocitarie di pazienti con ACS rispetto a pazienti con CSA.
METODI Pazienti anginosi sono stati valutati prospetticamente; 120 avevano CSA (83 uomini, età 64±11 anni) e 92 avevano ACS (67 uomini, 66±11 anni). Il contenuto di colesterolo totale nella membrana eritrocitaria è stato misurato tramite saggio enzimatico e il contenuto proteico è stato valutato con il metodo Bradford.
RISULTATI Il CEM (mediana e intervallo interquartile) era più alto (p<0,001) nei pazienti con ACS (184 µg/mg; intervallo 130,4-260,4 µg/mg) rispetto ai pazienti con CSA (81,1 µg/mg; intervallo 53,9-109,1 µg/mg) (analisi di covarianza). Le concentrazioni plasmatiche di colesterolo totale non correlavano con i livelli di CEM (r=-0,046, p=0,628).
CONCLUSIONI Questo studio mostra, per la prima volta, che il CEM è significativamente più alto in pazienti con ACS che in pazienti con CSA. Questi risultati suggeriscono un ruolo potenziale del CEM come marker di crescita e vulnerabilità di placca. Sono necessari studi più ampi e specifici per stabilire l'importanza clinica e il significato patogenico della misurazione di CEM.