DUAL
ROLE OF INFECTIONS AS RISK FACTORS FOR CORONARY HEART DISEASE
Pesonen E, Andsberg E, Öhlin H, et al.
Atherosclerosis 2007; 192:370-5
I risultati dello studio supportano l'ipotesi che l'infezione da enterovirus,
herpes simplex virus o Chlamydia pneumoniae costituisca un fattore nella
patogenesi delle malattie coronariche.
RIASSUNTO
OBIETTIVI Scopo dello studio era valutare se l'esposizione ad agenti
microbici determina la prevalenza di eventi coronarici acuti.
METODI E RISULTATI Sono stati analizzati pazienti con angina instabile
e infarto miocardico (N=335) e i rispettivi controlli. I soggetti hanno
risposto a questionari su eventuali malattie infettive nell'infanzia:
varicella, scarlattina, morbillo, rosolia, mononucleosi e parotite. Sono
stati raccolti campioni di sangue per la sierologia virale e batterica.
Gli odds ratio (OR) per le malattie coronariche (CHD) erano maggiori nel
quartile più alto dei titoli anticorpali IgG anti-HSP60 (heat
shock protein 60) di enterovirus (EV), virus dell'Herpes Simplex
(HSV) e Chlamydia pneumoniae (1,86; p=0,001 - 1,57; p<0,048
- 1,70; p=0,016, rispettivamente). Inoltre i titoli anticorpali aumentavano
in modo cumulativo il rischio di CHD (OR 1,89; 2,24; 3,92 e p<0,001;
0,001; 0,047, rispettivamente).
Le malattie infettive dell'infanzia (n=6) avevano un effetto protettivo
contro le CHD (OR 0,86; p=0,013). Il rischio di eventi coronarici acuti
diminuiva significativamente all'aumentare del numero di malattie infettive
infantili (p=0,007).
CONCLUSIONI Le infezioni hanno un duplice ruolo nell'eziopatologia
delle CHD. EV, HSV e C. pneumoniae sono associati ad un aumentato
rischio. La protezione dalle infezioni comunemente sviluppate in età
infantile potrebbe predisporre un soggetto a CHD.
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