INCIDENCE
OF NEW-ONSET DIABETES AND IMPAIRED FASTING GLUCOSE IN PATIENTS WITH RECENT
MYOCARDIAL INFARCTION AND THE EFFECT OF CLINICAL AND LIFESTYLE RISK FACTORS
Mozaffarian D, Marfisi RM, Levantesi G, et al.
The Lancet 2007; 370:667-675
Uno studio su un ampio campione di soggetti italiani ha confermato che
i pazienti con infarto miocardico pregresso mostrano un rischio più
alto di sviluppare il diabete o una condizione pre-diabetica (alterata
glicemia a digiuno).
RIASSUNTO
CONTESTO Le persone diabetiche sono esposte ad un rischio di infarto
superiore ai non diabetici. Tuttavia, si hanno molto meno informazioni
riguardo l'incidenza di sviluppo del diabete (o intolleranza al glucosio)
ed i suoi fattori di rischio negli infartuati. Si è voluto stimare
questa incidenza e studiare se lo stile di vita, ad esempio le abitudini
alimentari, possono alterare questo rischio.
METODI Sono stati usati dati ottenuti in modo prospettico da 8291
con infarto miocardico occorso nei 3 mesi precedenti, non diabetici al
basale (determinazione effettuata mediante anamnesi farmacologica, diagnosi
del medico e valori della glicemia a digiuno >=7 mmol/L). L'incidenza
della nuova comparsa di diabete (uso di farmaci antidiabetici o glicemia
a digiuno >=7 mmol/L) e intolleranza al glucosio (glicemia a digiuno
>=6,1 mmol/L e <7 mmol/L) sono stati valutati al follow-up dopo
0,5, 1,0, 1,5, 2,5 e 3,5 anni. I dati basali riguardanti l'indice di massa
corporea (IMC), altri fattori di rischio, dieta e farmaci sono stati aggiornati
durante il follow-up. E' stato assegnato un punteggio per la dieta mediterranea
se si verificava il consumo di verdura (cotta o cruda), frutta, pesce
e olio di oliva. L'associazione tra fattori di rischio demografici, clinici
e inerenti lo stile di vita e incidenza di diabete (o intolleranza al
glucosio) è stata valutata usando un modello proporzionale di rischio
multivariato di Cox.
RISULTATI In 26.795 anni-persona (follow-up medio 3,2 anni [DS
0,9]) 998 soggetti (12%) hanno sviluppato diabete (incidenza: 37 casi
per 1000 anni-persona). Tra i 7533 senza intolleranza al glucosio al basale,
2514 (33%) hanno poi sviluppato intolleranza al glucosio o diabete (incidenza:
123 casi per 1000 anni-persona), salendo a 3859 (62%) tra i 6229 con il
cut off inferiore di intolleranza al glucosio a digiuno di 5,6 mmol/L
(incidenza: 321 casi per 1000 anni-persona). Fattori indipendenti di rischio
per una nuova comparsa di diabete o intolleranza al glucosio erano l'età
avanzata, l'ipertensione, l'uso di beta-bloccanti, l'uso di farmaci ipolipemizzanti
(protettivo) e l'uso di diuretici. Fattori di rischio indipendenti che
riguardavano invece lo stile di vita erano un IMC alto, aumento di questo
paramento nel follow-up, fumo, basso punteggio nella dieta mediterranea
e un consumo di vino giornaliero superiore al litro. Non erano disponibili
dati sull'attività fisica, ma l'incapacità di svolgere gli
esercizi assegnati era associata ad un'incidenza superiore di diabete
o di intolleranza al glucosio.
INTERPRETAZIONE Rispetto a coorti con base di popolazione, i pazienti
con un recente infarto del miocardio avevano un tasso superiore di incidenza
annuale di intolleranza al glucosio (1,8 vs 27,5% nel nostro studio) e
diabete (0,8-1,6% rispetto a 3,7%). Pertanto, questi risultati indicano
che l'infarto del miocardio potrebbe essere considerato un rischio-equivalente
ad uno stato pre-diabetico. Smettere di fumare, prevenire l'aumento di
peso e adottare una dieta mediterranea potrebbero far abbassare questo
rischio, che d'altro canto sottolinea la necessità di una guida
per gli infartuati in merito alla dieta e alle altre abitudini di vita.
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