COMBINED
IMPACT OF HEALTH BEHAVIOURS AND MORTALITY IN MEN AND WOMEN: THE EPIC-NORFOLK
PROSPECTIVE POPULATION STUDY
Khaw KT, Wareham N, Bingham S, et al.
PLoS Medicine 2008; 1:e12
I risultati dello studio sottolineano con forza il ruolo di modesti
cambiamenti e correzioni dello stile di vita nel miglioramento delle condizioni
di salute e nella riduzione della mortalità.
RIASSUNTO
BACKGROUND E' stato dimostrato che i fattori relativi allo stile
di vita influenzano la salute, ma il loro impatto combinato sulla popolazione
generale non è ben documentato. Un recente report su 2.339 uomini
e donne di 70-90 anni in 11 stati europei ha indicato che la dieta mediterranea,
l'astensione dal fumo e dall'alcool e una modesta attività fisica
erano associati ad una riduzione della mortalità per tutte le cause
e causa-specifica di più del 50%. Un ampio studio europeo ha il
vantaggio di poter analizzare una grande varietà di abitudini alimentari
e stili di vita, ma non può verificare se la differenza nella mortalità
possa essere osservata anche in una singola popolazione essenzialmente
omogenea, all'interno dei normali range di variazione dei fattori relativi
allo stile di vita, dato più realisticamente ottenibile e direttamente
rilevante per la salute pubblica. L'obiettivo di questo studio era esaminare
diversi stili di vita usando un semplice sistema di punteggi basato su
abitudine al fumo, attività fisica, assunzione di alcolici, consumo
di frutta e verdura, e valutarne la correlazione con la mortalità.
METODI E RISULTATI È stata esaminata la relazione tra stile
di vita e mortalità in uno studio prospettico di popolazione su
20.244 uomini e donne di 45-79 anni senza evidenze di malattie cardiovascolari
o cancro al basale negli anni 1993-1997, che vivevano nella comunità
britannica e che sono stati seguiti fino al 2006. Ai partecipanti veniva
assegnato un punto per ognuno dei seguenti comportamenti salutari: non
fumatore, fisicamente attivo, consumatore moderato di alcolici (1-14 bicchieri
a settimana) e con livelli plasmatici di vitamina C >50 mmol/L (indicatore
del consumo di almeno 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura), per
un range di punteggio totale di 0-4. Dopo 11 anni medi di follow-up, il
rischio relativo, corretto per età, sesso, indice di massa corporea
e classe sociale (IC al 95%) per la mortalità per tutte le cause
(1.987 morti) per uomini e donne che avevano 3, 2, 1 e 0 punti rispetto
ai soggetti con 4 era 1,39 (1,21-1,60), 1,95 (1,70--2,25), 2,52 (2,13-3,00)
e 4,04 (2,95-5,54); p per il trend <0,001. Le correlazioni rimanevano
consistenti nei sottogruppi stratificati per sesso, età, IMC e
classe sociale e dopo avere escluso le morti a 2 anni. L'aumento del rischio
al diminuire del punteggio era molto più marcato per la mortalità
CV. Il rischio di mortalità per il gruppo con 4 comportamenti salutari
rispetto a quello con 0 era 4 volte più basso, equivalente ad un'età
più giovane di 14 anni.
CONCLUSIONI La combinazione di quattro atteggiamenti salutari predice
una riduzione di 4 volte nella mortalità totale in uomini e donne,
con un impatto equivalente all'avere 14 anni d'età in meno.
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