PRESPECTIVE
STUDY OF DIETARY PATTERN AND RISK OF PARKINSON DISEASE Gao X, Chen H, Fung TT, et al. Am J Clin Nutr 2007;86:1486-94 In questo studio prospettico, un regime alimentare caratterizzato da un consumo elevato di frutta, verdura, legumi, farine integrali, carne bianca e pesce è risultato correlato con la minore incidenza di morbo di Parkinson, indipendentemente dai livelli di assunzione di caffeina e dal fumo. RIASSUNTO CONTESTO Molti studi hanno mostrato associazioni tra il rischio di morbo di Parkinson (Parkinson Disease, PD) e l'apporto di cibo e nutrienti, con risultati inconsistenti. Tuttavia, non è mai stata esaminata la qualità complessiva della dieta o del regime alimentare in relazione al possibile sviluppo della patologia. L'Analisi delle Componenti Principali ed i punteggi di qualità della dieta sono i due approcci più comunemente usati. L'Analisi delle Componenti Principali è un metodo a posteriori che descrive i regimi alimentari esistenti in una data popolazione. È basato sull'assunto che la variabilità inter-personale può essere in parte spiegata da variabili sottostanti non misurate. Le correlazioni tra i consumi di diverse tipologie di cibi sono usate per identificare questi fattori e i dati individuali sono classificati in base al grado di conformità al regime complessivo. Al contrario, i punteggi di qualità della dieta sono approcci a priori che misurano il grado di aderenza di ogni dieta individuale alle linee guida raccomandate. OBIETTIVO Sono state esaminate le associazioni tra regime dietetico e rischio di PD nell'Health Professionals Follow-Up Study (1986-2002) e nel Nurses' Health Study (1984-2000). DISEGNO Sono stati inclusi 49.692 uomini e 81.676 donne senza PD al basale ed è stata usata l'Analisi delle Componenti Principali per identificare gli schemi dietetici predominanti e gli indici Alternate Healthy Eating Index (AHEI) e alternate Mediterranean Diet Score (aMed) per valutare la qualità della dieta. I rischi relativi (RR) sono stati calcolati con il Modello dei Rischi Proporzionali di Cox all'interno di ogni coorte e sono stati aggregati usando un modello a effetti random. RISULTATI Sono stati documentati 508 nuovi casi di PD dopo 16 anni di follow-up. L'Analisi delle Componenti Principali ha identificato 2 schemi dietetici: "prudente" e "occidentale". Il primo, caratterizzato dall'elevato consumo di frutta, verdura e pesce, era inversamente associato al rischio di PD, a differenza del regime "occidentale". L'RR aggregato aggiustato per multivariate per il quintile più alto di punteggio "prudente" rispetto al più basso era 0,78 (IC al 95% 0,56-1,07; p per il trend=0,04). Per l'AHEI, l'RR aggregato, aggiustato per multivariate, per il quintile più alto rispetto al più basso era 0,70 (IC al 95% 0,51-0,94; p per il trend=0,01) e per aMED era 0,75 (IC al 95% 0,57-1,00; p per il trend=0,07). Le associazioni erano indipendenti dall'abitudine al fumo, dal consumo di caffeina e da altri fattori di rischio per il Parkinson. CONCLUSIONI I regimi dietetici che prevedono un'elevata assunzione di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, noci, pesce e pollame, un ridotto apporto di grassi saturi e un consumo moderato di alcol possono proteggere contro il PD. I benefici di diete prevalentemente vegetariane con l'aggiunta di pesce nel contrastare lo sviluppo di PD meritano ulteriori indagini. Alternate Healthy Eating Index
Alternate Mediterranean Diet Score
* 0 punti se i criteri non sono seguiti
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