GLYCEMIC INDEX, GLYCEMIC LOAD, AND CANCER RISK: A META-ANALYSIS Gnagnarella P, Gandini S, La Vecchia C, et al. Am J Clin Nutr 2008; 87:1793-801 Lo studio ha analizzato l'associazione tra indice glicemico e carico glicemico e alcuni tumori, tra cui quelli al colon-retto, al pancreas, al seno e all'endometrio ed ha osservato relazioni di diversa entità. RIASSUNTO CONTESTO L'indice glicemico (glycemic index, GI) è un indice della risposta glicemica indotta, nello stesso soggetto, da una quantità specifica di carboidrati in rapporto ad un'equivalente quantità di carboidrati proveniente da un alimento standard. E' quindi un indice di qualità dei carboidrati. Il carico glicemico (glycemic load, GL) è invece il prodotto dell'indice glicemico medio della dieta giornaliera per la quantità totale di carboidrati consumati in una giornata. E' quindi un indice sia di qualità che di quantità dei carboidrati ed ha lo scopo di valutare l'effetto complessivo della dieta sulla glicemia. Ambedue questi parametri sono ormai ampiamente utilizzati negli studi epidemiologici e sono stati indagati come potenziali fattori di rischio per molte patologie croniche. Infatti, i fattori legati al metabolismo del glucosio sembrano giocare un ruolo importante nello sviluppo di malattie cardiovascolari, diabete, obesità e cancro. In particolare, alte concentrazioni di insulina sono state indicate come potenziale fattore comune di rischio per diversi tipi di tumore. Dato il crescente numero di report sulla relazione tra GI, GL e il rischio di cancro e data l'apparente inconsistenza dei risultati, si è deciso di condurre una metanalisi per meglio quantificare l'entità del rischio e per identificare potenziali fonti di variabilità. DISEGNO E' stata condotta un'ampia ricerca bibliografica sistematica sulla letteratura medica per identificare gli studi maggiormente rilevanti. I report pubblicati sono stati ricercati in database elettronici [ie, PubMed, ISI Web of Science (Science Citation Index Expanded), ed Embase] e in note bibliografiche degli articoli trovati e delle riviste sull'argomento. Sono stati inclusi tutti gli studi epidemiologici caso-controlli, di coorte o trasversali pubblicati in articoli originali prima di ottobre 2007 e che riportavano informazioni sufficienti a consentire stime adeguate, almeno per quanto riguarda il rischio relativo (RR), per il quantile (*) maggiore vs il minore (e IC al 95%). I rischi relativi aggregati sono stati stimati per i tumori al seno, al colon-retto, all'endometrio e al pancreas. RISULTATI Nella metanalisi sono stati inclusi 39 studi. I range interquantile erano significativamente più ampi negli studi caso-controllo, molti dei quali condotti in stati europei, rispetto agli studi di coorte. Tra questi, quelli che presentavano range di GL inferiori riportavano anche stime del rischio più basse. Complessivamente, sia GI che GL erano significativamente associati ad un maggior rischio di tumore al colon-retto (RR riassuntivo 1,26; IC al 95% 1,11-1,44 e RR 1,18; 1,05-1,34 rispettivamente) e all'endometrio (RR 1,36; 1,14-1,62 e RR 1,22; 1,01-1,49) rispetto a quelli al seno o al pancreas. C'era tuttavia una significativa eterogeintà tra studi (p<0,0001). L'associazione tra GL e cancro al seno spariva quando si teneva conto del bias di pubblicazione (^). Non sono state osservate associazioni per il tumore al pancreas. CONCLUSIONE Questa esauriente metanalisi di correlazione tra GI, GL e rischio di cancro ha suggerito nel complesso un'associazione diretta per i tumori al colon-retto e all'endometrio e una relazione inconsistente con alcuni altri tumori. L'entità del rischio per soggetti classificati nel quantile più alto vs quello più basso di GI o GL è tuttavia modesta e molto variabile a seconda della popolazione in studio. (*) quantile= termine generico per esprimere una ripartizione in parti uguali (quartili, quintili) del campione, che se espresso in percentuali diventa percentile. (^) Si tratta di un errore sistematico che emerge a causa di un'incompletezza della ricerca, causata per esempio dall'omissione delle fonti in lingua non inglese o di sperimentazioni non pubblicate. I bias da pubblicazione sono imputabili alla tendenza a pubblicare con più facilità lavori che presentano risultati favorevoli al farmaco o all'intervento oggetto di studio a scapito di quelli che non evidenziano superiorità rispetto al confronto. Valori per tumori selezionati per i maggiori livelli di carico glicemico e indice glicemico versus quelli più bassi1
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RR, rischio relativo.
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