NINE-YEAR
TRENDS IN ACHIEVEMENT OF RISK FACTOR GOALS IN THE US AND EUROPEAN OUTPATIENTS
WITH CARDIOVASCULAR DISEASE Steinberg BA, Bhatt DL, Mehta S, et al. Am Heart J, pubblicato on line il 14 luglio 2008 Una nuova survey su pazienti ambulatoriali con malattie cardiovascolari o fattori di rischio ha mostrato che in nove anni, fino al 2006, l'aderenza alle linee guida basate sull'evidenza per ipertensione, iperlipidemia e diabete è stata inferiore ai livelli ottimali sia in Europa che in America. RIASSUNTO CONTESTO Sebbene le correzioni dello stile di vita, come l'interruzione del fumo, il miglioramento della dieta e l'aumento dell'esercizio fisico costituiscano le fondamenta della prevenzione cardiovascolare, la crescente esperienza nelle terapie mirate a specifici fattori di rischio ha dato origine a linee guida volte all'applicazione ottimale di tali interventi. Queste linee guida, soprattutto quelle riguardanti il trattamento di ipertensione, iperlipidemia e diabete, hanno richiamato molta attenzione. Negli Stati Uniti sono promosse dalle maggiori organizzazioni nazionali professionali, come il National Heart, Lung, and Blood Institute, l'American College of Cardiology Foundation, l'American Diabetes Association (ADA) e l'American Heart Association. Nel maggio 2003 e stato diffuso il settimo report del Joint National Committee on Prevention, Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Pressure, con la spiegazione dettagliata dei diversi stadi di ipertensione e il rispettivo trattamento. Allo stesso modo, le linee guida del 2001 del National Cholesterol Education Program Adult Treatment Panel III sono state aggiornate nel 2004 sulla base dei risultati degli ultimi trial clinici. Più di recente, nel 2006, l'American Diabetes Association ha rivisto gli standard di cura, incoraggiando un controllo glicemico più aggressivo e focalizzandosi sulle complicanze renali del diabete. Queste linee guida derivano dai dati ottenuti in grandi trial clinici randomizzati, dove i pazienti sono strettamente monitorati per quanto riguarda l'aderenza al trattamento e gli esiti clinici. Le società professionali e i governi europei hanno tentato di standardizzare le cure mediche e migliorare gli esiti attraverso interventi simili. Questi comprendono le linee guida sulla prevenzione cardiovascolare del Joint British Societies, del National Collaborating Centre for Primary Care and Royal College of General Practitioners, dell'European Society of Cardiology e dell'European Society of Hypertension. Inoltre, sono stati fatti molti sforzi per descrivere lo stato corrente dei trattamenti in Europa, attraverso l'Euro Heart Survey e l'European Society of Cardiology survey della precenzione secondaria delle CHD (EUROASPIRE). Tuttavia, questi dati sono limitati all'Europa e si riferiscono a brevi periodi di tempo. Ii sondaggi periodici indicano che l'aderenza alle raccomandazioni e al raggiungimento degli obiettivi terapeutici è scarsa; i dati disponibili sui pazienti ambulatoriali sono pochi e nessuno studio descrive l'andamento della realizzazione dei target clinici. METODI E' stata condotta annualmente un'indagine tra i pazienti ambulatoriali con malattie cardiovascolari o fattori di rischio, ogni anno in un'unica coorte, che comprendeva la storia medica, i dati clinici e le terapie farmacologiche. Sono stati analizzati i dati dal 1998 al 2006 di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Italia, Spagna e Germania, riguardanti il raggiungimento degli obiettivi clinici basati sull'evidenza per ipertensione, iperlipidemia e diabete. RISULTATI Nel corso di 9 anni, 102.318 pazienti sono stati coinvolti nell'indagine, con un'età media di 60 anni; metà erano donne ed ognuno aveva almeno un fattore di rischio di malattie cardiovascolari. Nel 1998 quasi metà dei pazienti negli Stati Uniti non rientrava nel target stabilito per la pressione arteriosa o per il colesterolo LDL. In Europa meno di un paziente su tre aveva raggiunto l'obiettivo clinico della pressione ed una minoranza aveva documentato il colesterolo LDL. Dal 2006 sono stati osservati miglioramenti modesti. I livelli di emoglobina A1c sono migliorati dal 2005 al 2006 negli Stati Uniti e in Europa e questo indica il miglioramento del controllo glicemico in queste coorti. COCLUSIONI L'aderenza alle linee guida in questi pazienti ambulatoriali era inferiore ai livelli ottimali prefissati e più bassa in Europa rispetto agli Stati Uniti. L'aumento dell'aderenza ai target basati sull'evidenza per il trattamento dell'ipertensione, dell'iperlipidemia e del diabete ha bisogno di raggiungere una prevenzione cardiovascolare ideale. Distribuzione
delle misure di pressione arteriosa nella popolazione CardioMonitor di
Stati Uniti (A) ed Europa (B) dal 1998 al 2006
|