STATINE ED OUTCOME SANITARI: UNO STUDIO DI COORTE VALIDATO TRAMITE CONFRONTO CON TRIAL RANDOMIZZATI



EFFECT OF STATINS ON A WIDE RANGE OF HEALTH OUTCOMES: A COHORT STUDY VALIDATED BY COMPARISON WITH RANDOMIZED TRIALS
Smeeth L, Douglas I, Hall AJ, et al.
Br J Clin Pharmacol; pubblicato on line il 5 novembre 2008


Oltre ai ben noti effetti sulle malattia cardiovascolari e all'azione protettiva contro la demenza, sono state riscontrate deboli evidenze a favore di effetti ad ampio raggio delle statine su molti end point sanitari.

RIASSUNTO

INTRODUZIONE Negli ultimi anni è aumentato l'interesse verso gli effetti pleiotropici delle statine ed è stata suggerita una loro influenza su molti processi, tra cui quelli di natura infiammatoria, quelli alla base dello sviluppo di cancro, della demenza, delle fratture e quelli immuno-mediati. Tuttavia, al di fuori dei trial clinici, l'assunzione delle statine non è randomizzata, ma guidata da una serie di fattori correlati allo stato di salute. I vari effetti pleiotropici riportati potrebbero essere attribuiti a differenze tra i soggetti e non alle statine. Per molti end point clinici i dati esistenti provenienti da trial randomizzati non sono sufficienti a valutare tali effetti.
SCOPO Valutare l'effetto delle statine su alcuni end point sanitari.
METODI E' stato condotto uno studio di coorte con base di popolazione per valutare l'effetto delle statine su un certo numero di end point sanitari usando un metodo basato sul propensity score per controllare le differenze tra i soggetti in terapia con statine e soggetti che non le utilizzavano. Tale disegno è stato validato confrontando i risultati degli end point vascolari con gli effetti rilevati in ampi trial randomizzati. Lo studio era basato sull'United Kingdom Health Improvement Network database, che include i record medici computerizzati di oltre 4,5 milioni di pazienti.
RISULTATI Soggetti inizialmente in terapia con statine (n=129.288) sono stati confrontati con un campione appaiato di 600.241 soggetti non in trattamento, con un periodo di follow-up mediano di 4,4 anni. L'uso di statine non era associato ad alcun effetto in un ampio range di end point, tra cui infezioni, fratture, tromboembolismo venoso, emorragia gastrointestinale o specifiche patologie oculari, neurologiche o autoimmuni. È stato osservato un effetto protettivo contro la demenza (Hazard ratio 0,80; IC al 99% 0,68-0,95). Non c'erano effetti sul rischio di cancro anche dopo più di otto anni di follow-up. L'entità dell'effetto delle statine su end point vascolari e sulla mortalità era confrontabile a quello osservato in grandi trial randomizzati, suggerendo un buon controllo di eventuali bias o confondenti.
CONCLUSIONI Sono state rilevate evidenze a supporto degli effetti ipotizzati delle statine su numerosi end point vascolari, oltre ai ben noti benefici sulle malattie vascolari.


*Aggiustati per età, sesso, propensity score, anno della data indice, prima diagnosi di: diabete, malattia cardiovascolare, cardiopatia coronarica, vasculopatia periferica, altri ateromi, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca, altre malattie circolatorie, cancro, demenza, primo utilizzo di uno tra aspirina, nitrati, fibrati, beta-bloccanti, attivatori dei canali del potassio, diuretici, inotropi positivi, anticoagulanti, antipertensivi o altri farmaci cardiovascolari
†Analisi su pazienti con diagnosi di influenza tra l'1 ottobre e l'1 marzo in ogni anno dal 1995 al 2006
‡Esclusi 4953 pazienti esposti a cerivastatina
§Troppi pochi esiti per calcolare una misura effettiva