TREND A LUNGO TERMINE DELL'INCIDENZA DI INSUFFICIENZA CARDIACA DOPO INFARTO MIOCARDICO



LONG-TERM TRENDS IN THE INCIDENCE OF HEART FAILURE AFTER MYOCARDIAL INFARCTION
Velagaleti RS, Pencina MJ, Murabito JM, et al.
Circulation, pubblicato on line il 27 ottobre 2008



Una nuova analisi dal Framingham Heart Study ha mostrato che la riduzione della mortalità per infarto miocardico negli ultimi decenni sembra essere stata accompagnata da un aumento dell'incidenza di insufficienza cardiaca.

RIASSUNTO
CONTESTO Sebbene la mortalità dopo infarto miocardico (IM) sia diminuita negli Stati Uniti negli ultimi decenni, sono state svolte alcune indagini con base di comunità sui trend a lungo termine dell'incidenza di insufficienza cardiaca post-IM e i risultati sembrano essere contrastanti.
METODI E RISULTATI Sono stati valutati 676 partecipanti al Framingham Heart Study tra 45 e 85 anni di età (età media 67 anni, 34% donne) che avevano avuto un primo IM tra il 1970 e il 1999. Sono stati valutati i tassi di incidenza di insufficienza cardiaca e di morte senza HF in ciascuno dei 3 decenni (1970-1979, 1980-1989 e 1990-1999). Sono stati stimati i rischi di eventi aggiustati per multivariate negli ultimi 2 decenni e il periodo 1970-1979 è stato usato come riferimento. L'incidenza a 30 giorni di HF dopo IM era cresciuta dal 10% nel periodo 1970-1979 al 23,1% nel periodo 1990-1999 (p per il trend 0,003), mentre la mortalità post-IM a 30 giorni si era ridotta dal 12,2% (1970-1979) al 4,1% (1990-1999). L'incidenza di HF post-IM a 5 anni era aumentata dal 27,6% nel periodo 1970-1979 al 31,9% nel periodo 1990-1999 (p epr il trend 0,02), mentre la mortalità post-IM a 5 anni era diminuita dal 41.1% (1970-1979) al 17,3% (1990-1999). In analisi multivariate, rispetto al periodo 1970-1979, sono stati osservati rischi più alti a 30 giorni (risk ratio 2,05; IC al 95% 1,25-3,36) e a 5 anni (RR 1,74; 1,07-2,84) di HF nel decennio 1990-1999. questi trend erano accompagnati da una riduzione dei tassi di mortalità a 30 giorni (RR 0,21; 0,09-0,47) e a 5 anni (RR 0,31; 0,18-0,54) nel periodo 1990-1999.
CONCLUSIONI Nel presente campione con base di comunità è stato osservato un aumento dell'incidenza di insufficienza cardiaca negli ultimi decenni, parallelamente ad una diminuzione della mortalità dopo infarto miocardico. Dai dati emergono due risultati rilevanti. In primo luogo, i partecipanti con un primo IM mostrano un trend decrescente in termini di mortalità tra il 1970 e il 1999 e un concomitante aumento dell'incidenza di HF. Analisi aggiuntive hanno suggerito che questi trend non sono influenzati dall'aumento delle tecniche di diagnosi di IM sulla base di biomarker. Tuttavia, il miglioramento delle capacità di identificazione di HF sulla base di test di imaging altamente performanti e con maggior potere diagnostico possono aver contribuito all'andamento osservato. In secondo luogo, tra i partecipanti sopravvissuti per oltre 30 giorni all'IM senza HF non è stato riscontrato alcun trend nell'incidenza di HF nel periodo successivo. Ciò può significare che il trend di aumento dell'incidenza di HF post-IM è principalmente spiegato dalla più alta incidenza osservata a 30 giorni. I sopravvissuti presentano un danno miocardico residuo ed un maggior rischio di sviluppare HF. Il miglioramento della sopravvivenza negli anni recenti può aver contribuito ad aumentare il numero delle persone a rischio di sviluppo di HF.

Tassi di eventi post-IM aggiustati per età e sesso e rischi relativi aggiustati