EUROASPIRE III: SURVEY SU STILE DI VITA, FATTORI DI RISCHIO E USO DI FARMACI CARDIOPROTETTIVI IN 22 STATI EUROPEI E CONFRONTO CON LE PRECEDENTI INDAGINI



EUROASPIRE III: A SURVEY ON THE LIFESTYLE, RISK FACTORS AND USE OF CARDIOPROTECTIVE DRUG THERAPIES IN CORONARY PATIENTS FROM 22 EUROPEAN COUNTRIES
Kotseva K, Wood D, Backer GD, et al.
Eur J Cardiovasc Prev Rehabil, pubblicato on line il 12 marzo 2009


I risultati dell'ultima survey EUROASPIRE sono scoraggianti, anche in relazione al confronto con le survey precedenti; i ricercatori raccomandano una maggiore aderenza dei medici alle linee guida di prevenzione coronarica e dei pazienti ai necessari cambiamenti delle loro abitudini.

RIASSUNTO
SCOPO Scopo dell'European Action on Secondary and Primary Prevention by Intervention to Reduce Events III (EUROASPIRE III) survey era determinare se le linee guida delle Joint European Societies sulla prevenzione cardiovascolare fossero seguite nella pratica clinica giornaliera e descrivere stili di vita, fattori di rischio e gestione terapeutica nei pazienti con coronaropatie (CHD) in Europa.
METODI L'EUROASPIRE III survey è stata condotta nel periodo 2006-2007 in 76 centri da aree geografiche selezionate in 22 Paesi europei. Pazienti consecutivi, con diagnosi clinica di CHD, sono stati identificati retrospettivamente e seguiti, intervistati ed esaminati almeno 6 mesi dopo l'evento coronarico.
RISULTATI Sono stati riviste 13.935 registrazioni mediche (27% donne) e sono stati intervistati 8.966 pazienti. Secondo l'indagine, il 17% dei soggetti fumava sigarette, il 35% era obeso e il 53% mostrava obesità centrale, il 56% aveva una pressione >=140/90 mmHg (>=130/80 nei soggetti diabetici), il 51% aveva una colesterolemia totale >=4,5 mmol/L e il 25% riportava storia di diabete, di cui il 10% aveva una glicemia a digiuno <6,1 mmol/L e il 35% livelli di emoglobina glicata inferiori al 6,5%. L'uso di farmaci cardioprotettivi era: antipiastrinici 91%, beta-bloccanti 71%, bloccanti dei canali del calcio 25% e statine 78%.
CONCLUSIONE L'EUROASPIRE III survey ha mostrato come un'ampia proporzione di pazienti coronarici non raggiunga i target relativi allo stile di vita, ai fattori di rischio e alla terapia per la prevenzione cardiovascolare. Tra i Paesi analizzati esiste una grande variabilità circa la prevalenza dei fattori di rischio e l'uso di farmaci cardioprotettivi. In Europa è ancora consistente il potenziale di crescita degli standard di cura preventiva volta a ridurre il rischio di patologie ricorrenti e di morte per CHD.


CARDIOVASCULAR PREVENTION GUIDELINES IN DAILY PRACTICE: A COMPARISON OF EUROASPIRE I, II, AND III SURVEYS IN EIGHT EUROPEAN COUNTRIES
Kotseva K, Wood D, De Backer G, et al.
Lancet 2009; 373: 929-940


EUROASPIRE I, II e III sono stati disegnati come studi trasversali ed hanno coinvolto le stesse aree geografiche e strutture ospedaliere in Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Olanda e Slovenia. I pazienti, identificati a seguito di bypass coronarico o intervento coronarico percutaneo o dopo ricovero ospedaliero per infarto miocardico acuto od ischemia e intervistati a distanza di 6 mesi, erano 3180 nello primo studio, 2975 nel secondo e 2392 nel terzo. La percentuale di pazienti fumatori è rimasta quasi la stessa (20,3% nell'EUROASPIRE I, 21,2% nel II e 18,2% nel III; p tra tutti gli studi=0,64), ma la percentuale di donne fumatrici con meno di 50 anni è aumentata. La frequenza dell'obesità (BMI >=30 kg/m²) è aumentata dal 25,0% dell'EUROASPIRE I al 32,6% del II ed al 38,0% del III (p=0,0006). La percentuale di pazienti con aumento della pressione arteriosa (>=140/90 mmHg nei pazienti non diabetici o >=130/80 mmHg in quelli diabetici) è risultata simile (58,1% nell'EUROASPIRE I, 58,3% nel II e 60,9% nel III; p=0,49), mentre la percentuale di pazienti con elevati valori di colesterolo totale (>=4,5 mmol/L) si è ridotta dal 94,5% dell'EUROASPIRE I al 76,7% del II ed al 46,2% del III (p<0,0001). La frequenza del diabete è aumentata dal 17,4% al 20,1% ed al 28,0% (p=0,004). Questo trend temporale sottolinea la necessità di una modifica più efficace dello stile di vita dei pazienti coronaropatici. Nonostante il sostanziale incremento dell'assunzione di farmaci antipertensivi ed ipolipemizzanti, il trattamento della pressione arteriosa non si è modificato e quasi la metà dei pazienti rimane al di sopra dei limiti raccomandati.









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