RIASSUNTO
CONTESTO La conoscenza del numero delle morti causate dai fattori
di rischio è necessaria per l'impostazione delle politiche sanitarie
e per l'identificazione delle priorità. Scopo dell'analisi era
stimare gli effetti sulla mortalità negli USA dei seguenti 12 fattori
di rischio modificabili, relativi alla dieta e allo stile di vita, usando
metodi coerenti e confrontabili: elevata glicemia, colesterolemia LDL,
pressione arteriosa, sovrappeso/obesità, elevato apporto dietetico
di acidi grassi trans e di sale, basso apporto dietetico di acidi grassi
polinsaturi, di acidi grassi omega-3, di frutta e verdura, inattività
fisica, consumo di alcool e fumo.
METODI E RISULTATI Sono stati usati i dati sull'esposizione ai
fattori di rischio nella popolazione americana da survey con rappresentatività
nazionale e le statistiche sulla mortalità per patologia dal National
Center for Health Statistics. Sono stati ricavati gli effetti eziologici
dei fattori di rischio sulla mortalità specifica per patologia,
suddivisa per età, da review sistematiche e metanalisi di studi
epidemiologici che avevano aggiustato per i principali fattori confondenti
e, ove possibile, per bias di attenuazione. È stato stimato il
numero di morti patologia-specifici attribuibili a livelli non ottimali
di ciascun fattore di rischio, per età e sesso. Nel 2005, il fumo
di tabacco e l'ipertensione erano responsabili di 467.000 (IC al 95% 436.000-500.000)
e 395.000 (372.000-414.000) decessi, circa uno su 5 o 6 tra gli adulti
americani. Sovrappeso e obesità (216.000; 188.000-237.000) e inattività
fisica (191.000; 164.000-222.000) erano responsabili ciascuno di circa
una morte su 10. L'elevato apporto di sale (102.000; 97.000-107.000),
basso consumo di acidi grassi omega-3 (84.000; 72.000-96.000) e l'elevato
apporto dietetico di acidi grassi trans (82.000; 63.000-97.000) erano
i fattori di rischio dietetici che mostravano maggiori effetti sulla mortalità.
Sebbene l'uso di alcool avesse evitato 26.000 (23.000-40.000) decessi
per ischemia cardiaca, ictus ischemico e diabete, era però responsabile
di 90.000 (88.00-94.00) morti per altre malattie cardiovascolari, cancro,
cirrosi epatica, pancreatite, disturbi da consumo di alcolici, incidenti
stradali e violenza.
CONCLUSIONI Il fumo e l'elevata pressione arteriosa, entrambi sottoponibili
ad efficaci interventi correttivi, sono responsabili del maggior numero
di morti negli Stati Uniti. Altri fattori di rischio per malattie croniche,
dietetici, metabolici e relativi allo stile di vita, sono responsabili
di un sostanziale numero di decessi.


Morti
per tutte le cause attribuibili ai fattori di rischio
Fattori
di rischio
. |
Uomini
N x 1000 (IC al 95%)
|
Donne
N
x 1000 (IC al 95%)
|
Entrambi
i sessi
N
x 1000 (IC al 95%)
|
Fumo
di tabacco |
248
(226-269)
|
219 (196-244)
|
467
(436-500)
|
Ipertensione |
164
(153-175)
|
231
(213-249)
|
395
(372-414)
|
Sovrappeso/obesità
(alto IMC) |
114
(95-128)
|
102
(80-119)
|
216
(188-237)
|
Inattività
fisica |
88
(72-105)
|
103
(80-128)
|
191
(164-222)
|
Iperglicemia |
102
(80-122)
|
89
(69-108)
|
190
(163-217)
|
Ipercolesterolemia
LDL |
60
(42-70)
|
53 (44-59)
|
113
(94-124)
|
Elevato
apporto dietetico di sale |
49
(46-51)
|
54 (50-57)
|
102
(97-107)
|
Basso
apporto dietetico di acidi grassi omega-3 |
45 (37-52)
|
39
(31-47)
|
84
(72-96)
|
Elevato
apporto dietetico di acidi grassi trans |
46
(33-58)
|
35
(23-46)
|
82
(63-97)
|
Uso
di alcool |
45
(32-49)
|
20
(17-22)
|
64
(51-69)
|
Basso
apporto dietetico di frutta e verdura |
33
(23-45)
|
24
(15-36)
|
58
(44-74)
|
Basso
apporto dietetico di acidi grassi polinsaturi |
9
(6-12)
|
6
(3-9)
|
15
(11-20)
|
|