RIASSUNTO
OBIETTIVO Le proprietà antidiabetiche di metformina sono
mediate dalla sua proprietà di attivare l'AMP-kinasi. Tale attivazione
oltre ad indurre gli effetti ipoglicemizzanti può inibire la crescita
cellulare e ridurre la carcinogenesi. Si è valutata l'ipotesi che
metformina possa ridurre il rischio di cancro in soggetti con diabete
mellito di tipo 2.
DISEGNO E METODI In uno studio di coorte osservazionale con record-linkage
di database in Tayside, Scozia, sono stati identificati soggetti diabetici
di tipo 2 che fossero nuovi utilizzatori di metformina nel decennio 1994-2003.
Inoltre è stato definito un gruppo di confronto, diabetici ma non
trattati con metformina, appaiati individualmente agli utilizzatori di
metformina per anno di diagnosi di diabete. In un'analisi di sopravvivenza
sono stati calcolati gli hazard ratio di diagnosi di cancro, aggiustati
per le caratteristiche al basale dei due gruppi usando la regressione
di Cox.
RISULTATI Nel periodo dello studio fu diagnosticata una neoplasia
nel 7,3 % dei 4085 pazienti in trattamento con metformina vs l'11,6% dei
4085 controlli, con tempi mediani per lo sviluppo del cancro di 3,5 e
2,6 anni, rispettivamente (p<0,001). Gli hazard ratio non aggiustati
(IC al 95%) per il tumore erano 0,46 (0,40-0,53). Dopo aver aggiustato
i dati per sesso, età, BMI, livelli di HbA1, stato di povertà,
abitudine al fumo e uso di altri farmaci non ipoglicemizzanti, si osservava
una riduzione significativa del rischio di cancro associata alla metformina:
0,63 (0,53-0,75).
CONCLUSIONI Questi risultati suggeriscono che l'uso di metformina
possa essere associato ad una riduzione del rischio di cancro. È
necessario un trial randomizzato per valutare il ruolo protettivo della
metformina in una popolazione ad alto rischio di sviluppare tumore.
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