RIASSUNTO
SCOPO Lo studio ha confrontato l'efficacia di rosuvastatina (RSV)
con le altre statine prescritte nella pratica clinica per la prevenzione
degli eventi cardiovascolari.
METODI Questo studio di coorte longitudinale, che ha utilizzato
i dati del database Thomson Healthcare's MarketScan, includeva
pazienti di almeno 18 anni che avevano iniziato la terapia con statine
nel periodo agosto 2003-dicembre 2005. I soggetti sono stati seguiti fino
a 90 giorni dopo l'inizio dell'esposizione alla monoterapia con statine,
o all'occorrenza di un'altra terapia ipolipemizzante, un evento, la fine
dell'idoneità o il termine dello studio. L'end point primario era
un composito di morte CV (solo intra-ospedaliera), infarto miocardico,
angina instabile, rivascolarizzazione coronarica, ictus e rivascolarizzazione
carotidea. Sono state usate analisi time-to-event aggiustate che incorporavano
il propensity score come covariata e tali analisi sono state stratificate
per durata dell'esposizione a statine.
RISULTATI Tra 395.039 pazienti che rientravano nei criteri di inclusione,
il 12% aveva iniziato RSV e 9622 (2,4%) della popolazione totale aveva
sperimentato uno degli outcome. La durata mediana del trattamento con
statine e del follow-up era di 100 giorni e 180 giorni, rispettivamente.
Non c'erano differenze statisticamente significative nel tasso di eventi
CV tra RSV e le altre statine dopo aggiustamento per caratteristiche demografiche
e storia medica/prescrittiva (HR 0,99; IC al 95% 0,93-1,06). Tuttavia,
all'aumentare del tempo di esposizione, sembrava esserci un aumento del
beneficio con RSV rispetto alle altre statine.
CONCLUSIONI L'analisi primaria ha mostrato tassi di incidenza simili
di eventi CV tra le coorti di statine su una mediana di 180 giorni di
follow-up.
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