FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE E ASPETTATIVA DI VITA



[1] LIFE EXPECTANCY IN RELATION TO CARDIOVASCULAR RISK FACTORS: 38-YAR FOLLOW-UP OF 19 000 MEN IN THE WHITEHALL STUDY
Clarke R, Emberson J, Fletcher A, et al.
BMJ 2009; 339:b3513
[2] EXCEPTIONAL LONGEVITY IN MEN: MODIFIABLE RISK FACTORS ASSOCIATED WITH SURVIVAL AND FUNCTION UP TO AGE 90 YEARS
Yates LB, Djoussé L, Kurth T, et al.
Arch Intern Med 2009; 168:284-290


Una nuova analisi ha mostrato che la misurazione di soli tre fattori di rischio cardiovascolare, fumo, pressione arteriosa e colesterolo, in uomini d mezza età predice un rischio di mortalità CV tre volte superiore a quello di un soggetto con nessuno dei tre determinanti.

I ricercatori del British Whitehall study [1] hanno anche mostrato un tasso doppio di mortalità non vascolare e una riduzione di circa 10 anni nell'aspettativa di vita dai 50 anni nei soggetti con i fattori di rischio. Utilizzando una maggiore stratificazione del rischio e includendo IMC, diabete mellito/intolleranza al glucosio e occupazione, l'aspettativa di vita variava di oltre 15 anni.
I dati per lo studio sono stati raccolti da 18.863 uomini di età compresa tra 40 e 69 anni, impiegati nel servizio civile a Londra all'epoca della prima analisi (1967-1970). Essi avevano completato questionari sulla loro storia medica, indicando se fumavano, se erano sposati e quale mansione occupassero al lavoro ed erano stati sottoposti a una visita medica, durante la quale erano stati misurati pressione (PA), peso, altezza e livelli di colesterolo (CT) e di glucosio. I soggetti sono stati divisi in 2 gruppi in base ai tre fattori di rischio: fumatori correnti (sì/no); PA al basale ("alta": PAS>140 mmHg o "bassa"); CT al basale ("alto": CT>5,0 mmol/L o "basso"). Inoltre è stato calcolato un risk score partendo da questi fattori. Gli uomini sono stati seguiti per 38 anni: 13.501 sono morti e 4811 sono stati riesaminati nel 1997.
All'inizio dello studio, il 42% degli uomini erano fumatori correnti, il 39% era iperteso e il 51% aveva un'elevata colesterolemia. Al riesame, circa i due terzi dei fumatori correnti precedenti aveva interrotto l'uso di sigarette e le differenze tra i livelli medi di alta e bassa PA e di alto e basso CT erano attenuate di due terzi. Ciononostante, a confronto con gli uomini senza nessun fattore di rischio al basale, la presenza dei tre determinanti all'ingresso nello studio era associata a una riduzione dell'aspettativa di vita di 10 anni dall'età di 50 anni (23,7 vs 33,3 anni). A confronto con gli uomini nel quintile inferiore di risk score basato su fumo, diabete, occupazione e livelli di PA, CT e IMC, gli uomini nel quintile superiore avevano un'aspettativa di vita inferiore di 15 anni (20,2 vs 35,4 anni).
Lo studio ha mostrato concordanza di risultati con il Physicians' Health Study [2] e ha fornito la conferma dell'importanza di questi fattori di rischio nel ridurre l'aspettativa di vita e il supporto alle politiche sanitarie volte a promuoverne le modifiche.