RIASSUNTO
SCOPI Identificare una coorte di soggetti non trattati per il rischio
cardiovascolare e analizzare l'associazione tra il trattamento antidepressivo
e lo sviluppo di eventi cardiovascolari maggiori in 2 anni di follow-up.
METODI È stata condotta un'analisi record-linkage sui database
che includevano i dati su ospedalizzazioni, trattamenti farmacologici,
informazioni demografiche di una popolazione di soggetti di età
>=30 anni, in una unità sanitaria locale dell'Italia del Sud,
in un periodo di 4 anni. La depressione è stata definita in termini
di esposizione ad almeno 3 prescrizioni di antidepressivi (SSRI, triciclici;
altri antidepressivi) entro un anno. Per confermare l'assenza di precedenti
patologie cardiovascolari (definita da mancata ospedalizzazione per cause
cardiovascolari e nessuna esposizione precedente a terapie cardiovascolari
e antidiabetiche) sono stati interrogati i database nei 12 mesi precedenti
la data indice (per i pazienti esposti alla terapia antidepressiva, la
data della prima prescrizione; per i soggetti non esposti ad antidepressivi,
la data di prescrizione di qualsiasi farmaco diverso da trattamenti cardiovascolari
o antidiabetici). I pazienti sono stati seguiti a partire dalla data indice
fino a 2 anni o fino al verificarsi di eventi quali la mortalità
totale, la prescrizione di eventuali farmaci cardiovascolari o antidiabetici,
il ricovero con diagnosi cardiovascolare, un composito dei 3 eventi precedenti.
I risultati erano espressi come hazard ratio (HR), con un intervallo di
confidenza (IC) al 95% all'interno delle categorie di età 30-49,
50-60, >60 anni.
RISULTATI Sono stati identificati 105.573 soggetti senza trattamento
del rischio cardiovascolare al basale, di cui 1129 (1,1%) erano stati
esposti ad un trattamento cronico per la depressione. I soggetti esposti
ad antidepressivi erano più anziani rispetto ai non esposti (53,5
vs 49,1 anni; p<0,001). L'uso di antidepressivi era più frequente
nelle donne rispetto agli uomini (1,4 vs 0,7%, p<0,001). La maggior
parte dei soggetti (41,4%) era stata trattata con SSRI seguiti dai triciclici
(37%). Tra i soggetti esposti agli antidepressivi il 47,7%, il 19% e il
33,3% avevano un'età rispettivamente di 30-49 anni, 50-59 anni
e >60 anni. La percentuale di pazienti che presentava un composito
dei 3 eventi valutati era significativamente più elevata tra i
pazienti con depressione trattata rispetto al gruppo di confronto senza
depressione (HR 1,62; IC al 95% 1,44-1,82; p<0,001). Durante i 2 anni
di follow-up, la mortalità è stata dello 0,8%. Sugli 884
pazienti deceduti, 850 non erano stati esposti a antidepressivi rispetto
a 34 esposti. Il rischio aggiustato di morte (HR) tra i pazienti esposti
a farmaci antidepressivi era di 1,88 (1,33-2,66; p<0,001). La depressione
aumentava anche il rischio di ricevere antidiabetici (HR 1,89; 1,34-2,66;
p<0,001), statine (HR 1,87; 1,53-1,29; p<0,001) e antipertensivi
(HR 1,25; 1,07-1,47; p<0,001) rispetto ai pazienti non esposti agli
antidepressivi.
CONCLUSIONI Tra la popolazione generale senza trattamenti per ridurre
il rischio cardiovascolare, la terapia farmacologica per la depressione
era associata a un aumento della mortalità e degli outcome cardiovascolari
maggiori.
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