RIASSUNTO
CONTESTO Amiodarone (AM) è ampiamente utilizzato come farmaco
antiaritmico. La sua utilità è, tuttavia, limitata da eventi
avversi
seri. Il meccanismo della tossicità
indotta da amiodarone (amiodarone-induced toxicity, APT) nei polmoni
è attribuibile principalmente alla stimolazione del sistema dell'angiotensina,
che porta all'apoptosi delle cellule polmonare e a morte cellulare. Questo
meccanismo è stato dimostrato in studi sperimentali su animali
in vitro e in vivo. Ad oggi, comunque, nessun studio sull'uomo in vivo
ha confermato questo meccanismo per l'APT.
SCOPO Questo studio è stato intrapreso per determinare se
gli inibitori degli enzimi che convertono l'angiotensina (ACE-I) o i bloccanti
del recettore dell'angiotensina (ARB) offrono un effetto protettivo contro
l'APT nell'uomo. La dimostrazione di un effetto protettivo di ACE-I o
ARB suggerirebbe che la stimolazione del sistema angiotensinico possa
costituire un processo chiave nell'APT.
DISEGNO E' stata condotta un'analisi retrospettiva di 8 anni su
tutti i pazienti trattati con AM presso il James H. Quillen Veterans
Affairs Medical Center.
RISULTATI In totale sono stati identificati 1000 pazienti in AM.
117 sono stati esclusi dallo studio. 524 pazienti assumevano in concomitanza
ACE-I o ARB. I restanti 359 pazienti non ne facevano uso. La tossicità
polmonare attribuita ad AM è stata identificata in 5 e in 14 pazienti
con e senza terapia concomitante con ACE-I o ARB, rispettivamente. Il
tasso di APT per l'intero campione di pazienti era del 2,2%. L'APT occorreva
nell'1% dei pazienti in ACE-I o ARB e nel 3,9% di quelli che non ne assumevano.
Questa differenza nella percentuale di APT era statisticamente significativa.
CONCLUSIONE L'uso concomitante di ACE-I o ARB in pazienti trattati
con AM sembra offrire un effetto protettivo contro APT. Questa osservazione
suggerisce che la stimolazione del sistema dell'angiotensina possa giocare
un ruolo determinante nell'ATP nell'uomo.
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