RIASSUNTO
OBIETTIVO Esaminare l'associazione tra incidenza di infarto miocardico
e ictus con alcuni regimi di trattamento comunemente usati e costituiti
da due farmaci antipertensivi.
DISEGNO Studio caso-controllo con base di popolazione.
SETTING Group Health Cooperative, Seattle, WA, USA.
PARTECIPANTI I casi erano pazienti di età 30-79 anni
(n=353), con ipertensione trattata farmacologicamente
e a cui era stato diagnosticato il primo infarto miocardico o ictus, fatali
o non fatali, tra il 1989 e il 2005. I controlli (n=952) erano un campione
randomizzato dei membri del Group Health che avevano ipertensione
trattata farmacologicamente. Sono stati esclusi individui con insufficienza
cardiaca, evidenza di coronaropatia, diabete o nefropatia cronica.
ESPOSIZIONE Una di queste tre comuni combinazioni: diuretici più
beta-bloccanti, diuretici più bloccanti dei canali del calcio;
e diuretici più ACE-inibitori o sartani.
END POINT PRIMARIO Infarto miocardico o ictus.
RISULTATI Rispetto agli utilizzatori di diuretici più beta-bloccanti,
i pazienti trattati con diuretici più bloccanti dei canali del
calcio presentavano un rischio maggiore
di infarto miocardico (odds ratio aggiustato [OR] 1,98; IC al 95% 1,37-2,87),
ma non di ictus (1,02; 0,63-1,64). I rischi di infarto miocardico e ictus
negli utilizzatori di diuretici più ACE-inibitori o sartani erano
lievemente, ma non significativamente, più bassi che negli utilizzatori
di diuretici più beta-bloccanti (infarto miocardico OR 0,76; 0,52-1,11;
ictus OR 0,71; 0,46-1,10).
CONCLUSIONI In pazienti con ipertensione, l'associazione di diuretici
più bloccanti dei canali del calcio era associata a un maggior
rischio di infarto miocardico rispetto ad altri regimi di trattamento
comuni con due farmaci. Sarebbe necessario un ampio trial sul trattamento
antipertensivo di seconda linea in pazienti già in terapia con
basse dosi di diuretici per fornire basi solide alle raccomandazioni terapeutiche.
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