CONFRONTO TRA VENLAFAXINA E ALTRI ANTIDEPRESSIVI IN TERMINI DI RISCHIO DI MORTE CARDIACA



USE OF VENLAFAXINE COMPARED WITH OTHER ANTIDEPRESSANTS AND THE RISK OF SUDDEN CARDIAC DEATH OR NEAR DEATH: A NESTED CASE-CONTROL STUDY
Martinez C, Assimes TL, Mines D, et al.
BMJ 2010; 340:c249


In uno studio che ha confrontato gli effetti di differenti categorie di antidepressivi comunemente impiegati in pazienti affetti da ansia o depressione, venlafaxina non determinerebbe un aumento del rischio di morte cardiaca improvvisa rispetto a fluoxetina, citalopram o dosulepina.

RIASSUNTO
OBIETTIVO Valutare se l'uso dell'antidepressivo venlafaxina sia associato a un aumento del rischio di morte cardiaca improvvisa o "quasi morte" rispetto ad altri antidepressivi comunemente utilizzati.
DISEGNO Studio osservazionale con base di popolazione.
SETTING E' stata condotta un'analisi caso-controllo innestata in una coorte di nuovi utilizzatori dall'United Kingdom General Practice Research Database.
PARTECIPANTI Nuovi utilizzatori di venlafaxina, fluoxetina, citalopram o dosulepina dall'1 gennaio 1995, di età compresa tra 18 e 89 anni, con diagnosi di depressione o ansietà. I partecipanti sono stati seguiti fino a febbraio 2005, o all'occorrenza di morte cardiaca improvvisa o "quasi morte", identificata da record medici che riportavano tachiaritmia ventricolare acuta non fatale, morte improvvisa per cause cardiache o morti extra-ospedaliere per eventi cardiaci ischemici acuti. Per ogni caso sono stati selezionati 30 controlli appaiati per età, sesso, anno solare e indicazioni. E' stata usata la regressione logistica condizionale per calcloare gli odds ratio aggiustati di morte cardiaca improvvisa o "quasi morte" associati all'uso corrente di venlafaxina rispetto all'uso corrente di fluoxetina, citalopram o dosulepina.
RISULTATI 207.384 partecipanti sono stati seguiti per una media di 3,3 anni. Si sono verificati 568 casi di morte cardiaca improvvisa o "quasi morte", appaiati a 14.812 controlli. L'odds ratio aggiustato di morte cardiaca improvvisa o "quasi morte" associato all'uso di venlafaxina era 0,66 (IC al 95% 0,38-1,14) rispetto all'uso di fluoxetina, mentre rispetto a citalopram era 0,89 (0,50-1,60) e a dosulepin 0,83 (0,46-1,52).
CONCLUSIONI In questo ampio studio con base di popolazione, l'uso di venlafaxina non era associato a un eccesso di rischio di morte cardiaca improvvisa o "quasi morte" rispetto all'uso di fluoxetina, citalopram o dosulepina, in pazienti con depressione o ansia.