RIASSUNTO
I risultati di studi epidemiologici sull'uso della terapia ormonale e
il rischio di cancro al colon sono inconsistenti.
Il problema è stato affrontato nel California Teachers Study
(1995-2006) su 56.864 partecipanti in menopausa, al di sotto degli
80 anni di età, senza precedenti neoplasie colorettali, tramite
regressione a rischi proporzionali di Cox.
Il cancro al colon invasivo incidente è stato diagnosticato a 442
partecipanti. I soggetti che avevano utilizzato la terapia ormonale in
un momento prossimo al basale avevano un rischio inferiore del 36% di
cancro al colon rispetto a chi non aveva mai assunto la terapia (rischio
relativo [RR] 0,64; IC al 95% 0,51-0,80). I risultati non erano differenti
per formulazione.
Il rischio stimato era più basso tra le donne che avevano iniziato
la terapia ormonale in un momento prossimo al basale, con una durata d'uso
tra i 5 e i 15 anni (0,49; 0,35-0,68), ma il trend non persisteva nel
gruppo di durata maggiore, oltre 15 anni d'uso (0,69; 0,52-0,92; p per
il trend=0,60). L'attività fisica ricreativa costante, l'obesità,
l'uso regolare di farmaci antinfiammatori non steroidei e l'assunzione
giornaliera di alcool non modificavano questi effetti; l'uso in un momento
prossimo al basale era più fortemente associato al rischio di cancro
al colon tra le donne con storia familiare di tumori colorettali (p di
eterogeneità=0,04).
L'uso di terapia ormonale in un momento prossimo al basale era inversamente
associato al rischio di cancro invasivo al colon tra le donne in menopausa
del California Teachers Study.
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