EFFETTO DI UNA TERAPIA COMBINATA CON CINQUE FARMACI SULLA MORTALITÀ UN ANNO DOPO INFARTO MIOCARDICO ACUTO



THE EFFECT OF OPTIMAL MEDICAL THERAPY ON 1-YEAR MORTALITY AFTER ACUTE MYOCARDIAL INFARCTION
Bramlage P, Messer C, Bitterlich N, et al.
Heart 2010; 96:604-9


Viene definita Omt e rappresenta l'uso combinato di cinque classi di farmaci che, singolarmente, hanno già dimostrato di migliorare la prognosi dei pazienti infartuati. Si tratta di acido acetilsalicilico, beta-bloccanti, statine, antagonisti del sistema renina angiotensina e tienopiridine. Un nuovo lavoro dimostra che l'Omt determina, a 1 anno dall'inizio della somministrazione, una riduzione della mortalità totale del 74% rispetto a quanto registrato nei pazienti trattati con un solo o nessun farmaco.

RIASSUNTO
OBIETTIVI Cinque classi di farmaci hanno mostrato di migliorare la prognosi dell'infarto miocardico acuto nei trial clinici: aspirina, beta-bloccanti, statine, bloccanti del sistema renina-angiotensina (RAS) e tienopridine. Si è voluto valutare se i benefici di una terapia combinata con questi farmaci (Optimal medical therapy, OMT), comporti una riduzione della mortalità nella pratica clinica.
DISEGNO Registri nazionali.
SETTING Ospedali con unità di cardiologia o reparto di medicina interna.
PAZIENTI 5353 pazienti con infarto miocardico acuto. Alla dimissione l'89% riceveva aspirina, 90% beta-bloccanti, 84% statine, 81% RAS-bloccanti, 70% una tienopridina e 46,2% OMT.
INTERVENTI Farmacoterapia.
END PINT PRIMARI Sono stati calcolati gli odds ratio (OR) con IC al 95% per mortalità da infarto miocardico, aggiustati per il rischio basale del paziente.
RIULTATI La mortalità totale era ridotta del 74% nei pazienti che ricevevano OMT (OR aggiustato 0,26; IC al 95% 0,18-0,38) versus i pazienti che ricevevano uno o nessun farmaco. Questo risultato era coerente in sottogruppi definiti da STEMI/NSTEMI, diabete e genere. La mortalità era ridotta anche nei pazienti che ricevevano 2-4 farmaci (OR 0,49; 0,35-0,68) e i diabetici erano l'unico sottogruppo senza effetti significativi. Le analisi sull'importanza relativa di ciascun componente rivelava che l'interruzione del trattamento con beta-bloccanti (0,63; 0,34-1,16) e/o una combinazione di aspirina/clopidogrel (0,59; 0,20-1,17) aboliva la riduzione del rischio conferito dalla OMT.
CONCLUSIONI Nella pratica clinica una terapia medica ottimale, basata su 5 farmaci usati nella prevenzion primaria e secondaria delle malattie cardiovascolari, era associata a una mortalità ad un anno significativamente inferiore in pazienti con infarto miocardico acuto. Tuttavia, la OMT è somministrata a meno di metà dei pazienti idonei alla terapia, lasciando spazio a ulteriori miglioramenti.