RIASSUNTO
CONTESTO L'uso di nitrati organici è stato associato all'aumento
di densità minerale ossea. Inoltre, un ampio studio danese di coorte
ha riportato una diminuzione del rischio di fratture. Tuttavia, non sono
state ampiamente studiate le associazioni con la durata dell'uso di nitrati,
la frequenza della dose e l'impatto della sospensione del farmaco.
OBIETTIVO Valutare l'associazione tra assunzione di nitrati organici
e rischio di frattura all'anca.
METODI E'
stato condotto uno studio caso-controllo
utilizzando il Dutch PHARMO Record Linkage System (periodo 1991-2002,
n=6.763 casi con frattura all'anca e 26.341 controlli). I casi avevano
il loro primo ricovero per frattura all'anca, mentre i controlli non avevano
subito alcuna frattura dopo l'arruolamento. Gli utilizzatori attuali di
nitrati organici erano i pazienti che avevano ricevuto una prescrizione
nei 90 giorni precedenti la data indice. Le analisi sono state aggiustate
per malattia e storia farmacologica.
RESULTATI L'uso attuale di nitrati non era associato alla diminuzione
del rischio di frattura all'anca (odd ratio aggiustato [OR] 0,93; IC 0,83-1,04).
I pazienti che assumevano i farmaci solo al bisogno presentavano un rischio
di frattura all'anca minore
(OR aggiustato 0,83; 0,63-1,08) a confronto con i pazienti in terapia
di mantenimento (OR aggiustato 1,17; 0,97-1,40). Nessuna associazione
è stata trovata tra la durata dell'uso di nitrati e il rischio
di frattura.
CONCLUSIONI Le analisi complessive mostravano che il rischio di
frattura all'anca era significativamente minore tra gli utilizzatori di
nitrati organici sotto terapia in acuto, quando venivano messi a confronto
con i pazienti in terapia di mantenimento. Le analisi dei rischi di frattura
all'anca in correlazione alla durata dell'utilizzo non supportavano ulteriormente
un effetto benefico dei nitrati organici sulla fratture all'anca, sebbene
i confondenti residui possono avere mascherato eventuali effetti positivi.
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