USO DI ASPIRINA E ALTRI FANS IN RELAZIONE AL RISCHIO DI CANCRO PROSTATICO



USE OF ASPIRIN AND OTHER NONSTEROIDAL ANTIINFLAMMATORY MEDICATIONS IN RELATION TO PROSTATE CANCER RISK
Salinas CA, Kwon EM, FitzGerald LM, et al.
Am J Epidemiol, pubblicato on line il 5 agosto 2010


Nei consumatori abituali di aspirina il rischio di avere un tumore alla prostata è minore del 29% e persino un consumo saltuario fornisce una certa protezione, pari al 24%. L'effetto anti-cancro è dovuto all'inibizione dei due enzimi PTGS1 e PTGS2, che stimolano l'infiammazione della prostata.

RIASSUNTO
Un recente interesse si è focalizzato sul ruolo che l'infiammazione può giocare nello sviluppo del tumore alla prostata e sulla possibile influenza dell'utilizzo di aspirina o di altri farmaci non steroidei (FANS)
su tale rischio.
In uno studio caso-controllo su base di popolazione, progettato per indagare la relazione tra questi farmaci e il rischio di cancro alla prostata, sono stati analizzati i dati dettagliati di 1001 casi di tumore alla prostata occorsi tra il 1 gennaio 2001 e il 31 dicembre 2005 e di 942 controlli appaiati per età da King County, Washington.
Una riduzione significativa del 21% del rischio di cancro alla prostata è stata osservata tra gli utilizzatori correnti di aspirina rispetto ai non-utilizzatori (IC 95% 0,65-0,96). L'uso a lungo termine del farmaco (>5 anni: odds ratio [OR] 0,76; 0,61-0,96) e l'utilizzo quotidiano di basse dosi dello stesso farmaco (OR 0,71; 0,56-0,90) sono stati associati a una diminuzione del rischio. Non sono emerse evidenze che l'associazione con l'utilizzo di aspirina variasse con l'aggressività della malattia, ma vi era una modificazione dell'effetto (p per l'interazione =0,02) con una variante genetica nella prostglandina-endoperossido-2-sintasi (PTGS2) (rs12042763).
Il rischio di cancro alla prostata non è correlato con l'uso nè di FANS né di paracetamolo. Questi risultati contribuiscono ulteriormente all'evidenza che l'aspirina possa avere una attività chemiopreventiva contro il tumore alla prostata e sottolineano la necessità di
indagini più approfondite.