RISCHIO DI EVENTI AVVERSI CEREBROVASCOLARI IN ANZIANI TRATTATI CON ANTIPSICOTICI



RISK OF CEREBROVASCULAR ADVERSE EVENTS IN OLDER ADULTS USING ANTIPSYCHOTIC AGENTS: A PROPENSITY-MATCHED RETROSPECTIVE COHORT STUDY
Mehta S, Johnson ML, Chen H, Aparasu RR
J Clin Psychiatry 2010; 71:689-98


E' stato comparato il rischio di eventi avversi cerebrovascolari tra antipsicotici di prima e di seconda generazione e non sono state osservate differenze significative; tuttavia, la terapia antipsicotica a lungo termine è stata associata a un aumento del rischio.

RIASSUNTO
OBIETTIVO Confrontare il rischio di eventi avversi cerebrovascolari degli antipsicotici di seconda generazione con quelli di prima generazione in anziani ospiti di case di risposo.
METODI
E' stato effettuato uno studio retrospettivo di coorte su base di popolazione con appaiamento per propensity score per esaminare il rischio di eventi avversi cerebrovascolari comparando gli utilizzatori di antipsicotici di prima generazione con quelli di seconda. È stato utilizzato l'IMS LifeLink Health Plan Claims Database per identificare gli adulti over 50 che avevano assunto agenti antipsicotici o di prima o di seconda generazione, dal 1 luglio 2000 al 31 dicembre 2007. Per esaminare il rischio di ospedalizzazione o di visite al Pronto Soccorso dovute a eventi avversi cerebrovascolari entro il primo anno di follow-up (end point primario) è stato utilizzato il modello di regressione a rischi proporzionali di Cox, stratificato in base all'appaiamento . Le covariate per l'aggiustamento includevano la durata della terapia e l'esposizione ad altri farmaci che aumentavano il rischio di eventi avversi cerebrovascolari.
RISULTATI Sono stati arruolati in totale 11.160 adulti over50
(5580 utilizzatori di antipsicotici di seconda generazione e 5580 di prima) appaiati per propensity score. L'analisi di regressione ha rivelato che non vi era una differenza statisticamente significativa tra gli utilizzatori di antipsicotici di prima e seconda generazione rispetto al rischio di eventi cerebrovascolari (HR 0,858; IC 95% 0,689-1,446). Tuttavia, le terapie di durata compresa tra 30 e 90 giorni e oltre 90 giorni sono state associate ad un aumento del rischio di eventi avversi cerebrovascolari rispetto alle terapie di durata inferiore ai 30 giorni.
CONCLUSIONI L'utilizzo di agenti antipsicotici di seconda generazione non è stato associato a un incremento del rischio di eventi avversi cerebrovascolari rispetto a quelli di prima generazione negli adulti over 50. Tuttavia un utilizzo a lungo termine, sia degli uni che degli altri, è stato associato a un aumento di tale rischio.