RIASSUNTO
CONTESTO I pazienti con fibrillazione atriale (AF) spesso richiedono
anticoagulazione e inibizione piastrinica, ma i dati sul rischio di sanguinamento
derivanti dalla terapia combinata sono limitati.
METODI E' stato condotto uno studio di coorte usando registri nazionali
per identificare tutti i pazienti danesi sopravvissuti a prima ospedalizzazione
per AF tra l'1 gennaio 1997 e il 31 dicembre 2006 e la loro terapia post-dimissione
con warfarin, aspirina, clopidogrel o combinazioni differenti di questi
farmaci. Sono stati usati modelli a rischi proporzionali di Cox per stimare
i rischi di sanguinamento fatale e non fatale.
RISULTATI In totale, 82.854 su 118.606 pazienti (69,9%) sopravvissuti
dopo ospedalizzazione per AF avevano almeno una prescrizione di warfarin,
aspirina o clopidogrel dopo la dimissione. Durante un follow-up medio
(deviazione standard) di 3,3 (2,6) anni, 13.573 pazienti (11,4%) avevano
sperimentato sanguinamento fatale o non fatale. Il tasso crudo di incidenza
di sanguinamenti era più alto per la terapia di associazione con
clopidogrel e warfarin (13,9% per anno-paziente) e per la terapia tripla
(15,7% per anno-paziente). Usando la monoterapia con warfarin come riferimento,
l'hazard ratio (IC al 95%) per l'end point combinato era 0,93 (0,88-0,98)
per aspirina, 1,06 (0,87-1,29) per clopidogrel, 1,66 (1,34-2,04) per aspirina-clopidogrel,
1,83 (1,72-1,96) per warfarin-aspirina, 3,08 (2,32-3,91) per warfarin-clopidogrel
e 3,70 (2,89-4,76) per warfarin-aspirina-clopidogrel.
CONCLUSIONI Nei pazienti con AF, tutte le combinazioni di warfarin,
aspirina e clopidogrel sono associate a un aumento del rischio di sanguinamento
fatale o non fatale. La terapia doppia con warfarin e clopidogrel e la
terapia tripla comportano un rischio tre volte più alto rispetto
alla monoterapia con warfarin.
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