RIASSUNTO
CONTESTO La classe degli agenti ipoglicemizzanti tiazolidinedioni
(TZD) ha mostrato di migliorare il controllo glicemico stimolando la sensibilità
all'insulina a livello periferico, ma può peggiorare o precipitare
l'insufficienza cardiaca congestizia (CHF). Trial randomizzati controllati
hanno mostrato un aumento del rischio di CHF nei pazienti trattati con
TZD. L'uso dei TZD nella pratica clinica ha quindi il potenziale di aumentare
la morbilità e i costi sanitari. Lo scopo di questo studio era
confrontare l'incidenza di CHF in pazienti trattati o non trattati con
TZD nel contesto clinico.
METODI e' stato condotto uno studio di coorte retrospettivo su
tutti i pazienti maschi con diabete di tipo 2 osservati nel South Central
U.S. Veterans Administration health care network tra l'1 ottobre 1996
e il 31 dicembre 2004. E' stato costruito un modello a rischi proporzionali
di Cox per valutare l'impatto della terapia con TZD sul tempo di incidenza
diCHF.
RISULTATI Di 3956 pazienti, il 29% (n=1.157) ha sviluppato CHF
durante il periodo di studio. L'incidenza di CHF era più alta nei
pazienti non trattati con TZD rispetto ai soggetti che assumevano TZD.
Dopo aggiustamento per diversi fattori di rischio cardiaci, l'hazard
ratio di sviluppo di CHF per pazienti in TZD vs non-TZD era 0,69 con
IC al 95% 0,60-0,79.
CONCLUSIONI I pazienti in questa coorte di trattati con TZD mostravano
un tasso minore
di incidenza di insufficienza cardiaca rispetto ai pazienti non trattati
con questa classe di farmaci.
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