SICUREZZA DELLA TERAPIA CONCOMITANTE STATINE E FIBRATI



PHARMACOEPIDEMIOLOGY SAFETY STUDY OF FIBRATE AND STATIN CONCOMITANT THERAPY
Enger C, Gately R, Ming EE, et al.
Am J Cardiol 2010; 106:1594-601


Questo studio farmacoepidemiologico ha dimostrato che a fronte di una incidenza bassa di rabdomiolisi, la combinazione statina-fibrato aumenta il rischio di questa reazione avversa.

RIASSUNTO
Le combinazioni di statine e fibrati possono essere prescritte per raggiungere gli obiettivi lipidici nei pazienti ad alto rischio o con altri fattori di rischio cardiovascolare, come la dislipidemia mista. Lo scopo di questo studio di coorte retrospettivo era confrontare i tassi di ospedalizzazione per diagnosi specifiche in una coorte di nuovi utilizzatori di statine o fibrati, usando i dati di una grossa agenzia assicurativa sanitaria negli Stati Uniti.
Sono stati identificati i nuovi utenti di statine, di fibrati, o della terapia combinata statine-fibrati nel periodo 2004-2007, e seguiti per rilevare ricoveri per rabdomiolisi, insufficienza renale, lesioni epatiche, o pancreatite, confermate dalla revisione delle cartelle cliniche. I tassi di incidenza (IR) sono stati confrontati tra categorie di fibrati o statine, stimando gli IR aggiustati attraverso la regressione di Poisson.
In totale, 584.784 pazienti avevano iniziato il trattamento con statine o fibrati. L'IR di rabdomiolisi con statine era 3,30 per 100.000 pazienti-anno; l'IR aggiustato per le combinazioni statine-fenofibrato rispetto alle statine in monoterapia era 3,75 (IC al 95% 1,23-11,40). Gli IR di insufficienza renale e pancreatite con le statine erano 108,87 per 100.000 pazienti-anno e 45,76 per 100.000 pazienti-anno, rispettivamente; gli IR aggiustati per combinazioni statine-fenofibrato rispetto alle sole statine erano 1,47 (1,12-1,93) e 2,87 (2,05-4,02), rispettivamente. L'IR di danno epatico con le statine era 8,57 per 100.000 pazienti-anno, con nessuna differenza di rischio tra gruppi di esposizione.
In conclusione, il rischio di rabdomiolisi era generalmente basso, anche se più alto nei nuovi utilizzatori della terapia di combinazione statina-fibrato rispetto a soggetti trattati in monoterapia. Il rischio di pancreatite era maggiore nei pazienti trattati con fenofibrato, sia in combinazione con le statine che da solo.