USO DI IBUPROFENE E RISCHIO DI PARKINSON



USE OF IBUPROFEN AND RISK OF PARKINSON DISEASE
Gao X, Chen H, Schwarzschild MA, Ascherio A
Neurology 2011; 76:863-9


Nella patogenesi del morbo di Parkinson, la neuroinfiammazione è un fattore che potrebbe contribuire all'insorgenza della malattia. Uno studio prospettico ha evidenziato un'associazione peculiare tra ibuprofene e ridotto rischio di insorgenza del morbo di Parkinson, non condivisa da altri FANS o da paracetamolo.

RIASSUNTO
CONTESTO La neuroinfiammazione può contribuire alla patogenesi del morbo di Parkinson (MP). In precedenti studi epidemiologici è stato dimostrato che l'uso di farmaci antiinfiammatori (FANS) in generale, e l'utilizzo di ibuprofene in particolare, è correlato a un più basso rischio di MP.
METODI Si è esaminato in modo prospettico se l'uso di ibuprofene o altri FANS fosse associato a un più basso rischio di
PD tra 136.197 soggetti senza MP al basale coinvolti nel Nurses' Health Study (NHS) e nell'Health Professionals Follow-up Study (HPFS) (1998 per NHS e 2000 per HPFS). L'uso di FANS è stato valutato mediante questionari. I risultati sono stati combinati in una metanalisi con quelli provenienti da altri studi prospettici già pubblicati.
RISULTATI Sono stati identificati 291 casi incidenti di MP nei 6 anni di follow-up. Gli utilizzatori di ibuprofene avevano un rischio significativamente più basso rispetto ai non utilizzatori (rischio relativo [RR], aggiustato per età, fumo, caffè, caffeina e altre covariate 0,62, IC 95% 0,42-0,93; p=0,02). Vi era una relazione dose-dipendente tra le compresse di ibuprofene assunte settimanalmente e il rischio di MP (p trend=0.01). Per contro, il rischio di sviluppare la malattia non era significativamente correlato all'uso di aspirina (RR 0,99; 0,78-1,26), di altri FANS (RR 1,26; 0,86-1,84), o paracetamolo (RR 0,86; 0,62-1,18). Risultati simili sono stati ottenuti nella metanalisi: l'RR aggregato era 0,73 (0,63-0,85; p<0,0001) per l'utilizzo di ibuprofene, mentre l'uso degli altri tipi di analgesici non era associato a variazioni significative del rischio di MP.
CONCLUSIONI L'associazione tra uso di ibuprofene e rischio inferiore di sviluppare MP, non condivisa dagli altri FANS o dal paracetamolo, suggerisce che l'antinfiammatorio debba essere ulteriormente studiato come potenziale agente neuroprotettivo contro il morbo di Parkinson.